Covid, Speranza ribadisce: “Nessuna decisione sulla proroga delle attuali misure all’11 aprile”

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“Nessuna decisione” di proroga all’11 aprile delle attuali misure è stata presa nel corso delle riunioni di oggi.

A dirlo, a CartaBianca su Rai3, il ministro della Salute, Roberto Speranza.

“Ci confronteremo nei prossimi giorni. Oggi abbiamo fatto il punto sul quadro epidemiologico nel Paese. Ma non abbiamo discusso di misure. L’impatto di questa variante ha costretto le istituzioni ad assumere misure piuttosto rigorose. L’auspicio è che le misure diano i primi effetti: qualche segnale già lo vediamo, la curva dei casi positivi sta subendo una decelerazione”.

VACCINO –  “Nel secondo trimestre riceveremo 50 milioni di dosi. Nel terzo trimestre dell’anno ci aspettiamo circa 80 milioni di dosi”. Speranza aggiunge che bisogna “continuare a fare il massimo di pressione possibile sulle aziende farmaceutiche perché rispettino gli impegni”. Il ministro spiega che “ora avremo a che fare con numeri enormi che ci consentono di correre molto di più. Dopo di che noi siamo molto netti con le case farmaceutiche e gli stiamo dicendo che devono rispettare i patti. Ma la vera differenza fondamentale è che avremo un numero di dosi molto molto significativo. Questo ci consente di correre. Il Piano vaccinazioni nazionale è stato approvato da tutte le regioni e a quel piano bisogna attendersi. Si è partiti dal personale sanitario e dalle Rsa e l’altra priorità sono gli over-80. Ma quando AstraZeneca ha avuto limitazione d’età abbiamo attivato altre categorie come gli insegnanti per non tenere ferme le dosi, ma le regole sono chiare ve approvate da tutti i presidenti di regioni. Credo che noi abbiamo bisogno di tutti i vaccini purché siano efficaci e sicuri e a dirlo devono essere le agenzie regolatorie Ue e italiana. Quindi non dobbiamo avere pregiudizi perché non avrebbe senso. Se l’Ema dice che è sicuro a me va bene un vaccino sia che sia americano, europeo o russo”

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