Covid, i colori delle regioni: ecco cosa cambia nella settimana di Pasqua [VIDEO]

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Da lunedì 29 marzo entrano in vigore le ordinanze sulle nuove fasce di rischio, tranne nel Lazio (che torna arancione dal 30). Il nostro Paese è tutto rosso o arancione. Nella fascia di rischio più alta, Calabria, Toscana e Valle d’Aosta si aggiungono a Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Puglia, Provincia Autonoma di Trento. Il 3-4-5 aprile, invece, tutta la Penisola è zona rossa.

I provvedimenti fanno salve eventuali misure più restrittive già adottate sui territori.

 

Inoltre, per effetto del Decreto Legge del 12 marzo 2021, alle Regioni in zona gialla nel periodo 15 marzo-6 aprile 2021 si applicano le stesse misure della zona arancione e, nei giorni 3, 4 e 5 aprile 2021, sull’intero territorio nazionale, ad eccezione delle Regioni o Province autonome i cui territori si collocano in zona bianca, si applicheranno le misure stabilite per la zona rossa.

Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome, rispetto alle misure di contenimento, a partire dal 29 marzo 2021 è la seguente:

  • area rossa: Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Provincia Autonoma di Trento, Puglia, Toscana, Val d’Aosta e Veneto
  • area arancione: tutte le altre (Regione Lazio dal 30 marzo)

ORDINANZE

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Nelle zone rosse: ci si può muovere solo per lavoro, salute, necessità con l’autocertificazione. Consentito ritorno alla residenza, domicilio o abitazione. Bar e ristoranti chiusi, sì servizio a domicilio e asporto (fino alle 18 bar, alle 22 altri). No visite a parenti e amici, se non a persone non autosufficienti (un adulto con due minori). Chiusi cinema, teatri, palestre, piscine, centri sportivi. Sì attività motoria vicino casa e sportiva nel comune, da soli e all’aperto. Chiusi i negozi – anche parrucchieri, barbieri, centri estetici – tranne servizi essenziali

Nelle zone arancioni: consentiti spostamenti nel comune tra le 5 e le 22, altrimenti solo per lavoro, studio, salute, necessità. Bar e ristoranti chiusi, sì servizio a domicilio senza limiti di orario e asporto (fino alle 18 i bar, fino alle 22 gli altri). Aperti i negozi, tranne nei centri commerciali in festivi e pre. Chiusi cinema, teatri, palestre, piscine. Si può praticare sport nel comune, all’aperto e da soli, o in centri sportivi all’aperto. Sì visite una volta al giorno, tra le 5 e le 22, verso una casa nel comune per 2 persone (esclusi under14 e disabili).

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