Scuola fino a giugno? Giannelli (Anp): “Ci sono gli esami di Stato, non si poteva fare”. Turi (Uil Scuola): “Si doveva programmare stop per concludere lezioni dopo”

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Perchè non prolungare il calendario scolastico? Giannelli (Anp) e Turi (Uil Scuola) la pensano in modo diverso: il primo non lo considera risolutivo e soprattuto lo ritiene inapplicabile. Il secondo, invece, pensa che si poteva rimodulare il calendario scolastico e terminare il 30 giugno. Ma il Ministero ha già quasi pronto il piano per i recuperi estivi.

Come risolvere il problema delle chiusure delle scuole in tempo di covid? Allungando il calendario scolastico? Si tratta di una scelta che sembra essere già tramontata nel governo e che non vede neanche il favore di Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi (Anp) che spiega audito in VII e XII Commissione in Senato: “Modificare il calendario scolastico di 10 giorni non risolve. E’ solo un’operazione di facciata. Il punto è misurare le perdite degli apprendimenti ed intervenire ed adottare decisioni uniche su tutto il territorio nazionale, come sta tentando di fare il presidente Draghi“.

Abbiamo fatto presenti i risultati di una ricerca commissionata alla Link University e all’università di Roma 3. In base allo studio si è evinto che c’è stata una perdita di apprendimenti in pandemia intorno al 30 per cento. Abbiamo proposto come soluzione principale l’effettuazione di una rilevazione sistematica delle carenze, come avviene in altri paesi e di intervenire poi con un piano di recupero“, ha proseguito il numero uno di Anp.

Questi due o tre giorni di scuola in presenza prima di Pasqua non hanno spostato nulla, né per chi li ha fatti, né per chi non li ha fatti – ribadisce comunque il sindacalista – Il punto è che va ripensato questo malsano rapporto fra autorità centrali e regionali, che ha generato situazioni di caos. Non si possono continuare a prendere decisioni difformi, contraddittorie rispetto alla prevenzione della salute collettiva come avvenuto in Puglia; Non tanto sul calendario, che invece ha senso sia regionale“.

Sulla scelta della Francia di chiudere le scuole adesso: “La situazione di ogni nazione è diversa. E’ molto difficile stabilire parametri uguali per tutti. Macron ha scelto di modificare il calendario scolastico. Da noi non è stato possibile farlo, perché un prolungamento a giugno non è realistico a causa degli esami“. Non avrebbero potuto essere eliminati? “E’ stato scelto di mantenerli come punto fermo“.

Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola, invece, avrebbe voluto intervenire sul calendario scolastico: “La Francia programma in funzione dell’epidemia”, dice all’AdnKronos. E Macron, il paladino mondiale degli istituti scolastici aperti in pandemia, fa un’apparente marcia indietro perché “mette la scuola al centro, giocando sulla tecnica di ‘compensazione’ attraverso l’anticipazione del break di primavera“, dunque attraverso una modifica centralizzata del calendario scolastico. “Io lo ho chiesto da mesi: anticipare le vacanze per compensare a giugno. Non allungare i giorni in classe lasciando il calendario inalterato”.

Vorrei sapere qual è il senso della riapertura delle scuole per due giorni nella regione Lazio prima di Pasqua – domanda – Ha fatto bene Draghi a centralizzare limitando le scelte discrezionali del governatori, ma bloccando eventuali interventi più restrittivi dei presidenti delle regioni governa per ‘narrazioni'”.

La scuola invece avrebbe dovuto essere chiusa. Le vacanze anticipate e prolungate per consentire la vaccinazione a tappeto e l’avvio di una didattica programmata ed estesa a giugno, non gestita alla giornata“.

In verità, come sappiamo, il Ministero a breve fornirà dettagli sul piano di recupero degli apprendimenti e di socialità: “Stiamo studiando – ma lo diremo a fine mese – un lavoro con gli enti locali per permettere a tutti, in particolare i più fragili, nelle zone più fragili, per fare esperienza di scuole estive”, ha detto il Ministro Bianchi.

Il decreto sostegni, a tal proposito, destina alla scuola 150 milioni per il 2021 per le attività di potenziamento dell’offerta formativa e il recupero delle competenze di base degli studenti. Ovvero, si tratta dei fondi che riguardano dunque i famosi recuperi formativi a cui Bianchi e la squadra di esperti costituita stanno lavorando.

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