Covid, sui mezzi pubblici il virus circola: il ritorno in classe è ancora pieno di dubbi

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Da domani, 7 aprile, torneranno in classe moltissimi studenti. In zona rossa fino alla prima media mentre in zona arancione anche gli studenti di scuola superiore fino al 75%. Proprio per quanto riguarda gli studenti di scuola secondaria di secondo grado, che fanno uso in moltissimi casi dei mezzi di trasporto pubblico, ci si pone la domanda: è sicuro mandarli a scuola con autobus e metropolitana?

A quanto pare, rispetto all’inizio dell’anno scolastico e anche al mese di gennaio, quando presero il via i piani di rientro gestiti dai prefetti, non è cambiato molto. Anzi, adesso abbiamo anche una conferma del fatto che sui mezzi pubblici il virus circoli liberamente.

Infatti, il comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha realizzato, d’intesa con il ministero della Salute, una campagna di controlli a livello nazionale per verificare la corretta applicazione delle misure anti-covid sui mezzi di trasporto pubblico. E da questi controlli, che ha riguardato in totale 693 veicoli, tra autobus urbani ed extraurbani, metropolitane, scuolabus, collegamenti ferroviari locali e di navigazione, ma anche biglietterie, sale di attesa e stazioni metro, emerge che tra i tamponi di superficie raccolti, sono stati rilevati 32 casi di positività per la presenza di materiale genetico riconducibile al virus, individuati in autobus, vagoni metro e ferroviari operanti su linee di trasporti pubblici di Roma, Viterbo, Rieti, Latina, Frosinone, Varese e Grosseto.

Il riscontro della presenza di materiale genetico del virus sulle superficie dei mezzi di trasporto, seppur non indice di effettiva capacità di virulenza o vitalità dello stesso, spiega l’Ansa, rileva con certezza il transito ed il contatto di individui infetti a bordo del mezzo, determinando la permanenza di una traccia virale.

Questo vuol dire che gli studenti che dovranno prendere i mezzi pubblici per andare a scuola in potenza rischiano di contagiarsi. E di portare il virus a scuola dove, non essendoci tracciamento, potrebbe diffondersi rapidamente fra gli studenti.

Riapertura scuole, si torna in classe ma manca il tracciamento. Dove sono i tamponi?

Ricordiamo che proprio oggi si vota una mozione in cui si impegna il Governo a far riprendere le lezioni in presenza per tutti gli studenti, anche quindi quelli di scuola superiore.

Certamente, con questo quadro incerto e con queste rilevazioni che riguardano la sicurezza dei mezzi pubblici, non si pone una prospettiva di ritorno a scuola in sicurezza: “per quel che riguarda i mezzi di trasporto pubblico non è cambiato molto. C’è la paura di ritrovarci a dover chiudere tutto di nuovo, un nuovo stop che andrebbe a bloccare tutto di nuovo“, dice a Il Messaggero Antonello Giannelli dell’ANP. E infatti, ricordiamo, come spesso è stato spiegato dagli esperti, ammesso che la scuola in sé sia un luogo sicuro, non si può dire altrettanto delle attività che sono legate alla scuola, i trasporti in testa. Nelle gradi città specialmente, gli assembramenti alle fermate dei mezzi pubblici e gli affollamenti dentro le vetture si continuano a verificare quasi come in epoca pre-covid.

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