Covid, come cambiano i colori delle regioni: Lombardia, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna verso l’arancione

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Lombardia, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna sono le tre regioni che si apprestano a passare in fascia arancione dalla prossima settimana. 

Secondo le ultime indiscrezioni raccolte, i tre territori, con meno di 250 positivi alla settimana ogni 100mila abitanti, passeranno alla fascia intermedia di restrizioni. I negozi saranno aperti, si tornerà a scuola anche alle superiori, ma in modalità mista (attività in presenza fino al 75%) e si potrà circolare nel comune di residenza senza l’autocertificazione.

Piemonte, Puglia e Toscana, invece, sono ancora in bilico tra il rosso e l’arancione così come la Calabria. Niente da fare, invece, per la Campania che resterà in zona rossa almeno fino al 20 aprile. Tutte le altre regioni saranno arancioni: Veneto, Liguria, Trentino, Alto Adige. Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Sardegna, Basilicata e Sicilia

Come noto, però, ci sono situazioni territoriali all’interno delle regioni in cui il colore è diverso: in Sardegna, ad esempio, oltre 10 comuni sono in zona rossa, in Sicilia, addirittura più di 30 con il capoluogo, Palermo, in rosso fino a mercoledì 14 aprile. In Liguria, infine, le province di Savona ed Imperia sono in zona rossa fino a domenica 11 aprile.

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Vaccino Covid anche a docenti e ATA residenti fuori regione. ORDINANZA Figliuolo

Zona rossa –   Ci si può muovere solo per lavoro, salute, necessità con l’autocertificazione. Consentito ritorno alla residenza, domicilio o abitazione. Bar e ristoranti chiusi, sì servizio a domicilio e asporto (fino alle 18 bar, alle 22 altri). No visite a parenti e amici, se non a persone non autosufficienti (un adulto con due minori). Chiusi cinema, teatri, palestre, piscine, centri sportivi. Sì attività motoria vicino casa e sportiva nel comune, da soli e all’aperto. Chiusi i negozi – anche parrucchieri, barbieri, centri estetici – tranne servizi essenziali

Zona arancione – Consentiti spostamenti nel comune tra le 5 e le 22, altrimenti solo per lavoro, studio, salute, necessità. Bar e ristoranti chiusi, sì servizio a domicilio senza limiti di orario e asporto (fino alle 18 i bar, fino alle 22 gli altri). Aperti i negozi, tranne nei centri commerciali in festivi e pre. Chiusi cinema, teatri, palestre, piscine. Si può praticare sport nel comune, all’aperto e da soli, o in centri sportivi all’aperto. Sì visite una volta al giorno, tra le 5 e le 22, verso una casa nel comune per 2 persone (under 14 e disabili esclusi).

Cosa cambia per la scuola

Dal 7 al 30 aprile ecco tutte le regole previste e i casi in cui possono esserci deroghe locali.

Zona rossa – Le attività didattiche dalla seconda media si svolgono a distanza, garantendo comunque la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

Zona arancione – Per i successivi gradi di istruzione è confermato lo svolgimento delle attività in presenza dal 50% al 75% della popolazione studentesca in zona arancione. Dalla secondarie di secondo grado dunque in presenza dal 50 al 75%.

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