Riapertura, tamponi a tappeto per tutti gli studenti. Il “modello Pesaro” funziona. ll sindaco: “Bianchi entusiasta dell’idea”

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Sulla riapertura delle scuole incide il problema riguardante il tracciamento dei casi. Il caso di Pesaro, però, potrebbe essere paradigmatico.

Al Corriere della Sera interviene Matteo Ricci, sindaco di Pesaro: Abbiamo effettuato tamponi rapidi a tutti gli studenti di scuole medie e superiori a febbraio, marzo e aprile. Ha aderito il 60% dei ragazzi delle superiori e il 70% delle medie. E ogni volta abbiamo trovato alcuni positivi asintomatici, verificati in 24 ore col tampone molecolare. Ragazzi che avrebbero infettato senza saperlo decine di altri studenti, professori e i loro familiari”.

E poi: “I positivi erano nella percentuale tra lo 0,5% e l’1%, il che ci conferma che la scuola è molto sicura, ma anche che questo è l’unico meccanismo valido per abbassare il numero di contagi. Se non li avessimo individuati avrebbero potuto far propagare il virus. Non abbiamo dimostrazioni certe, ma probabilmente se la provincia di Pesaro si è salvata, quando le altre province marchigiane hanno avuto un record di casi, è dovuto anche a questo nostro meccanismo”.

Il costo dello screening è di 35mila euro. Ricci ne ha parlato anche con il ministro Bianchi: “Il ministro ha in mano tutta la documentazione ed è entusiasta. Ma probabilmente gli ostacoli per farlo a livello nazionale dipendono proprio dalla macchina organizzativa: la Protezione civile è impegnata massicciamente per la campagna di vaccinazione e si teme di non riuscire a trovare il personale per mettere in piedi un’operazione del genere”.

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