Pacifico (Anief): concorsi semplificati, ruoli da GPS. A settembre 70mila posti non assegnati e ancora classi pollaio. [INTERVISTA]

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“Fino a 31 alunni per classe, o addirittura nel caso in cui i ragazzi siano rimandati dopo i recuperi, non cambia niente. Questo ci fa pensare che la politica non si rende ancora conto di cosa significa fare didattica in presenza con questi numeri e col distanziamento sociale”. Così Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief commenta a Orizzonte Scuola la circolare sugli organici dei docenti 2021/22 presentata ieri dal Ministero ai sindacati.

Una circolare ‘fotocopia’ rispetto a quella dello scorso anno. Nessuna novità, i numeri sono ancora quelli delle classi pollaio.

Organici docenti: ancora classi pollaio da 27 fino a 31 alunni, circolare fotocopia di quella dello scorso anno

“Questo vuol dire anche che la scuola diventa luogo di trasmissione del virus”, aggiunge Pacifico. “Per il futuro non si miglioreranno gli apprendimenti. E’ stato dimostrato che bisogna intervenire sugli organici in base alle necessità del territorio.
Ancora una volta, dopo tante promesse, e dopo tutti i miliardi annunciati del Recovery plan, si hanno organici uguali”.

Ci sarà anche un incontro sugli organici ATA: la situazione è la stessa?
“Una nostra delegazione parteciperà all’incontro nel pomeriggio, ma anche sugli ATA non cambia niente. La legge 136 aveva tagliato un quarto del personale ATA: ci si ricorda di loro solo quando accadono le tragedie. Tutto questo è squalificante e non rende merito alla professione, né a quello che la scuola dovrebbe fare per essere al centro del progetto educativo del paese”.

Per quanto riguarda invece il reclutamento dei docenti, Anief ha fatto una proposta di recente al ministero. Cosa prevede?
“Il reclutamento parte dal presupposto che devono esserci concorsi ordinari semplificati e che devono essere dimostrate le minime conoscenze sulla legislazione scolastica e sulla materia, e poi la capacità all’orale di saper fare lezione.
La fase transitoria deve essere a regime, non può essere solo transitoria. Fino a quando lo stato italiano abuserà dei precari, questa fase transitoria dovrà essere a regime. In passato questo si è potuto sviluppare attraverso lo scorrimento delle graduatorie permanenti, quando si dava la possibilità ai precari di passare di ruolo. Oggi questo si può realizzare attraverso lo scorrimento delle GPS. Delle GPS che siano anche per la terza fascia, 30 scuole per tutti, quindi sia personale abilitato sia personale non abilitato.
Rispetto alle rimostranze sul merito di chi vince e chi non è abilitato, lo dimostri attraverso un corso universitario che gli dia o la specializzazione sul sostegno o l’abilitazione su materia.
La cosa importante è dare una risposta alla supplentite e non avere ogni anno sempre di più il numero di cattedre dette vacanti. Per il prossimo anno si stima che su 100mila posti vacanti, 70mila non saranno assegnati”.

Quindi si prospetta una partenza a settembre con classi pollaio e senza docenti. Nulla pare essere cambiato
“Non è possibile che la politica ogni volta promette sui social e poi al momento del voto nelle Aule nessuno onora quello che ha detto nei social. Chi fa politica dovrebbe parlare di meno e votare di più nelle Aule parlamentari. Anief per ogni provvedimento di legge ha sempre studiato la materia e fatto delle proposte. Il problema è se la politica risponde agli stimoli del sindacato”.

Dal 14 maggio le prove suppletive per coloro che non hanno potuto partecipare al concorso straordinario causa Covid. Ma solo per chi ha vinto il ricorso al Tar
“La impugneremo in tribunale. A settembre lo dissi al vertice di Funzione pubblica, le prove suppletive sono un diritto di tutti coloro che per ragioni di Covid non potevano partecipare. Non si può dire di fare la suppletiva solo per alcuni. E’ una vittoria per chi ha fatto ricorso, ma non può essere la soluzione. Ricordo che quasi 10mila candidati non hanno potuto svolgere la prova scritta.
Siamo poi convinti che almeno un terzo, circa 5/6mila candidati, che risulteranno idonei, avranno diritto ad essere assunti dal concorso straordinario. Stiamo presentando un emendamento su questo”.

Da lunedì buona parte degli studenti rientrerà in aula. Pensa ci siano le condizioni?
“Dal 26 aprile non ci sono le condizioni, è sbagliato. Hanno rinviato le elezioni del Cspi, perché non si poteva votare a scuola, e invece si può fare lezione e diffondere il virus. Ci sia un po’ di coerenza. I numeri son sempre quelli: le classi pollaio ci sono”.

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