Sinopoli (Flc Cgil): “Siamo stanchi del balletto sul reclutamento. La scuola è ostaggio del conflitto fra le forze politiche” [VIDEO]

Il Recovery Plan e non solo: la scuola è al centro del dibattito politico. A Orizzonte Scuola Talk speciale con i leader delle principali organizzazioni sindacali. Intervista con Francesco Sinopoli, segretario generale della Flc Cgil.

Sul reclutamento dei docenti Sinopoli ha detto: “Io non mi aspettavo un documento con indicazioni troppo dettagliate. La questione reclutamento deve essere risolta a prescindere. Noi dobbiamo sapere come tornare a scuola il 1° settembre. Da oltre due mesi attendiamo un confronto e un accordo. Siamo stanchi di questo balletto del reclutamento. La scuola è ostaggio del conflitto fra le forze politiche della maggioranza. Senza una selezione semplificata per titoli si avrà lo stesso caos dello scorso anno. Siamo esausti. Sono esausti i lavoratori“.

Sul ritorno a scuola, il segretario generale della Flc Cgil ha invece detto: “Anche in questo caso la politica ha condizionato il dibattito. La scuola è finita dentro una partita tutta giocata sul consenso. L’impegno è quello di definire la condizione reale di questo mese e del prossimo anno scolastico. Se la pandemia è finita il Cts lo dica e possiamo rimandare i nostri figli a scuola. Se non fosse così, allora siamo in grande ritardo. Tutto conferma il quadro di grande incertezza sulla scuola. Si avvicina il primo maggio. Mi auguro che ci siano delle risposte da parte del governo. Altrimenti il sindacato tornerà a porsi in una posizione conflittuale, pretendendo di incidere sull’orientamento della destinazione delle risorse del Pnrr”.

Sul piano delle aperture estive della scuola, il sindacalista ha spiegato: “Se si ragiona come scuole aperte per consentire ai bambini e bambine e questi spazi potranno essere riservati alla socialità siamo su un piano di socialità e mi sta bene. Se si parla in recuperi formativi, tutto ciò non potrà essere ridotto in tre mesi estivi. In tal senso se non si riconoscono i reali bisogni e non si pensi al ritorno a settembre, allora è solo sport. C’è anche da aggiungere che i tempi sono strettissimi. I bandi hanno scadenze imminenti.”