Vaccino covid ai maturandi, Zingaretti (Lazio) conferma: “Lo faremo”. Parte la proposta di fare degli open day in tutte le Regioni

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La maturità si avvicina e l’attesa sale sempre più. Ministero e sindacati stanno per chiudere il protocollo di sicurezza per il prossimo esame di Stato, sia per il primo ciclo che per il secondo. Dall’ultimo incontro sembra essere emersa la volontà di confermare il precedente, anche se alcune novità potrebbero esserci sulla base delle proposte dei sindacati. A proposito di proposte, l’ANP Lazio ne lancia una: open day vaccinale per tutti i maturandi. Proposta che pare essere stata accolta direttamente dal presidente della Regione Lazio Zingaretti.

Da diversi mesi stavamo chiedendo alla regione Lazio, e in particolare all’assessorato alla Sanità di fare screening ai ragazzi delle scuole superiori e abbiamo chiesto anche di far vaccinare i maturandi“, ha detto il presidente dell’associazione presidi di Roma e del Lazio Mario Rusconi.

E’ stato l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato, in una intervista a Repubblica, ad avanzare l’ipotesi di un open day nel Lazio per gli studenti che affronteranno la maturità, per far svolgere gli esami in tranquillità.

Per questo motivo, il numero uno di ANP Lazio dice: “Noi siamo favorevoli ovviamente a questa iniziativa – ha aggiunto all’AGI Rusconi – del resto, bisogna fare in modo che vengano presi accorgimenti. Saranno mezzo milione gli studenti che andranno alla maturità ma poi, non dimentichiamo che a settembre si riapre. Il settore è sensibile.

Nel frattempo – sottolinea – ricordiamo che non sono state costruite scuole che permettono il distanziamento a classi di 28 o 30 alunni. Avremo tante classi così alla riapertura e l’unica forma di sicurezza in questo caso è avere più vaccinati anche fra gli alunni per non diffondere il virus“.

Nel pomeriggio sul tema è intervento anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: “Vaccinare i maturandi ora è possibile e lo faremo. Torniamo alla normalità con i vaccini e pensando a tutti. È giusto pensare a ragazzi e ragazze che hanno di fronte questa prova, dopo 2 anni difficili anche per lo studio e la vita sociale“, scrive l’ex segretario del Pd su twitter.

Si tratta dunque per il momento di una iniziativa della Regione laziale. Si muoveranno in tal senso anche le altre regioni?

Se lo chiede anche Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl Scuola: “E’ una buona idea organizzare degli open day per far fare i vaccini ai maturandi. Sarebbe utile sollecitare tutti i presidenti delle Regioni a fare la stessa cosa“.

Mi sembra una buona idea, condivisibile in pieno“, dice il presidente dell’Associazione nazionale presidi Antonello Giannelli, che aggiunge: “anche se i più giovani sono meno esposti ai rischi del contagio, credo sia molto importante diffondere nella loro comunità – sottolinea Giannelli – il valore, il significato, la cultura della vaccinazione, che a volte abbiamo visto essere messa in discussione quando invece è uno dei progressi più grandi dell’umanità. Infatti, come osserviamo, il miglioramento dei dati sul territorio nazionale è frutto della campagna vaccinale che sta andando avanti bene“.

Ben vengano tutte le iniziative che contribuiscono a mettere in sicurezza la comunità scolastica“. Così il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso commenta all’Adnkronos l’intenzione della Regione Lazio di vaccinare i maturandi come annunciato dal governatore Zingaretti. “Fa piacere – aggiunge Sasso – che altre forze politiche stiano seguendo la linea della Lega nel formulare proposte concrete e offrire soluzioni: penso ad esempio alle nostre iniziative per la ripresa della vaccinazione per gli insegnanti e il via libera per l’uso dei tamponi salivari. Lo spirito di un Governo di unità nazionale deve essere questo: collaborazione senza pregiudizi e furori ideologici“.

Protocollo maturità 2021

Dopo l’ultimo incontro, sappiamo che alcune modifiche rispetto al protocollo di sicurezza dell’anno scorso saranno presenti.

Per quanto concerne, i tamponi rapidi o i test salivari nelle zone rosse, il Ministero spiega che i tamponi sono affidabili ma in realtà è sufficiente che chi ha sintomi mantenga la massima cautela isolandosi tempestivamente e che, in assenza di sintomi, siano rispettate le misure di prevenzione. Pertanto, non appare necessario procedere a tamponi che oltretutto andrebbero anche ripetuti nelle varie fasi dell’esame.

Per quanto riguarda le mascherine di comunità, ad esempio, queste saranno considerate “fuorilegge”. Per l’esame previsto solo l’uso di mascherine certificate (quelle date dalle scuole al personale scolastico e agli studenti o le mascherine FFP2).

Gli impianti di areazione e purificazione degli ambienti non sono stati ritenuti essenziali, dunque, non sono previste nessun intervento di manutenzione straordinaria. Per quanto riguarda invece la sanificazione è sufficente solo un’accurata pulizia dei locali, nessun intervento da parte di ditte specializzate.

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