Didattica a distanza, il Tar respinge ricorso presentato da genitori contro ordinanza di Emiliano

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Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia, Sezione Terza, ha respinto la richiesta di sospensione cautelare proposta da un’associazione di genitori, che, spiega in una nota il presidente della Regione Michele Emiliano “voleva obbligare alla presenza fisica in classe anche gli studenti le cui famiglie avevano scelto la didattica a distanza”.

Il Tar sancisce che l’ordinanza del presidente della Giunta pugliese del 23 aprile, si inserisce “in un contesto di eccezionale e perdurante criticità sanitaria connessa al rischio di diffusione del contagio da Covid-19, come risulta dal decreto legge 22 aprile 2021, numero 52 che ha prorogato lo stato di emergenza sino al 31 luglio 2021”.

La deroga al regime della didattica in presenza, contestata dai ricorrenti, è motivata sulla base dell’elevato rischio di diffusione della cosiddetta variante inglese del virus Sars-Cov-2 nella popolazione scolastica, così come emerge dalla nota del Dipartimento della Salute della Regione Puglia, in cui si rileva “…da un lato l’elevatissima prevalenza della variante inglese nella nostra Regione, dall’altro la persistenza di un livello di incidenza alto, con segnali di ulteriore incremento nella popolazione in età scolare”.

Infatti il decreto legge nazionale consentiva una deroga, e di conseguenza la facoltà di optare per la didattica digitale integrata (cosiddetta a distanza) agli alunni le cui famiglie la richiedevano espressamente al posto della didattica in presenza, “solo in casi di eccezionale e straordinaria necessità dovuta alla presenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus Sars-Cov-2 o di sue varianti nella popolazione scolastica”.

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