Vaccino covid ai ragazzi, Salmaso (AIE): “Valutare beneficio individuale”
“L’estesione ai giovanissimi della campagna vaccinazione è un cambio di prospettiva della campagna vaccinale che va dichiarato e valutato. Nel senso che il beneficio per un ragazzino – che non rischia la terapia intensiva e che ha pochi danni dall’infezione – va quantificato, perché ci deve essere anche un beneficio individuale”.
A spiegare all’Adnkronos Salute le implicazioni di una vaccinazione estesa ai ragazzi è l’epidemiologa Stefania Salmaso, dell’Associazione italiana di epidemiologia (Aie).
“L’allargamemento delle somministrazione ai giovanissimi rappresenta un cambio di prospettiva completo della campagna vaccinale: fino adesso mirata a prevenire gli effetti severi dell’infezione che, in questa nuova ottica, verrebbe invece attuata contro la circolazione del virus“, prosegue l’esperta.
Altro tema, invece, è l’autorizzazione commerciale del vaccino ai ragazzi tra i 12 e 15 anni, su cui l’Agenzia europea del farmaco Ema si pronuncerà domani. “Se l’azienda ha portato dei dati che dimostrano che il vaccino è ugualmente immunogenico nei ragazzi e ugualmente sicuro, come lo è nei giovani adulti, è giusto che l’autorizzazione all’immissione al commercio per questa fascia di età venga concesso“.