Seggi fuori dalle scuole, 2 milioni di euro per sedi alternative: circolare Viminale. Casa, “Da settembre senza distrazioni”

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Pubblicata la circolare del capo dipartimento Affari interni e territoriali Claudio Sgaraglia per sensibilizzare i sindaci a proseguire nell’attività di individuazione di sedi, alternative ai plessi scolastici, idonee a ospitare i seggi elettorali. Due milioni di euro per trovare sedi alternative alle prossime elezioni previste tra il 15 settembre e 15 ottobre.

Ciò è stato possibile grazie alle novità introdotte dal decreto Sostegni (decreto legge 22 marzo 2021, n. 41, recentemente convertito nella legge 21 maggio 2021, n. 69), che ha previsto l’istituzione, nello stato di previsione del ministero dell’Interno, di un fondo di 2 milioni di euro per l’anno 2021, finalizzato all’erogazione di contributi a favore dei comuni che, entro il prossimo 15 luglio, individuino soluzioni alternative per le prossime consultazioni elettorali, da tenersi in una data compresa tra il prossimo 15 settembre e il 15 ottobre.

I criteri e le modalità di concessione del finanziamento sono demandati a un decreto del ministro dell’Interno, da adottarsi di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, previa intesa in sede di Conferenza unificata, entro il 15 giugno 2021.

Al fine di agevolare l’attività a livello territoriale, il capo dipartimento degli Affari interni e territoriali ha anche richiamato i contenuti del documento elaborato dal gruppo di lavoro composto da responsabili del ministero dell’Interno, del ministero dell’Istruzione, dell’Associazione nazionale comuni italiani (ANCI) e dell’Unione province d’Italia (UPI), in cui sono stati precisati i requisiti necessari per la costituzione della “sala delle elezioni“ e per l’individuazione dei fabbricati che ospitano i seggi elettorali, indicando, a titolo esemplificativo, alcune tipologie di immobili che possono esseri adibiti a tale fine.

CIRCOLARE

Da mesi insieme al presidente Brescia – afferma a Orizzonte Scuola Vittoria Casa, presidente della Commissione Cultura alla Camera – lavoriamo affinché si trovino sedi elettorali alternative alle scuole. Le elezioni amministrative sono imminenti, in autunno si voterà in migliaia di comuni. Lo scorso anno, solo il 2,4% delle sedi di seggio è stato spostato dagli istituti scolastici”.

Conosco bene – aggiunge –  ciò che comporta ogni elezione: svuotamento delle aule, spostamento dei banchi, riconsegna di tutto il materiale didattico agli alunni, pulizie straordinarie, disinfestazione e sanificazione dei locali, ma soprattutto interruzione di un servizio essenziale come quello scolastico“.

Quest’anno poi permarrà il problema del Covid-19, dunque sarà una responsabilità e un impegno ancora più gravosi. Ed il tutto è a carico delle istituzioni e del personale scolastico, perché non ci sono mai fondi per coprire.
Dal prossimo settembre – conclude  Casa- dobbiamo lavorare senza distrazioni, senza perdere giorni di scuola. La pandemia ha già fatto disastri, il prossimo anno deve svolgersi nel modo più ordinato possibile. Due milioni sono una prima cifra ma si può comunque fare tanto. Esistono tante possibili sedi alternative, mi aspetto che i prefetti e i sindaci facciano un buon lavoro“.

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