Bianchi: uso strumenti didattici informatici per allargare le esperienze, formare i docenti. Rivedere scuola-lavoro

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“Fortissima è la convinzione che dopo il COVID investire in istruzione sia lo strumento principale per uscire dalla crisi. Non è solo crisi portata dal COVID, era latente da molto prima già dal 2008. ” Così il Ministro Bianchi durante la conferenza stampa a fine G20 a Catania

“L’emergenza sanitaria ha fatto crescere molte diseguaglianze territoriali, di genere e classe sociale. Intervenire in educazione con taglio fortemente rivolto al recupero delle differenze territoriali. Posizione da rilevare. Il valore simbolico di questo incontro a Catania è molto importante, perché in molte zone del Sud dispersione al 30%”

“Altro punto è far girare le esperienze, anche tra paesi diversi.” “Dal Covid abbiamo imparato la didattica a distanza, il ritorno dovrà essere in presenza, ma facendo esperienza di ciò che è stato”

“Gli strumenti informatici non devono sostituire i docenti, ma devono essere usati per allargare i rapporti. Ciò significa formare i docenti, superare la didattica frontale”

“Altra questione ha riguardato la scuola-lavoro, che nel mondo è fatto in diversi modi. Quello che ha retto meglio – ha detto il Ministro – è il dualsystem che permette di articolare meglio l’accompagnamento dalla scuola al lavoro e di essere continuamente formati durante l’inserimento nel lavoro.”

“Una scuola solo di spazi chiusi è ormai un limite molte attività comuni, musica, sport educazione civica condivisioni di spazi di comunità” ha risposto il Ministro ad una domanda dei giornalisti

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