Assunzione precari, come si comporteranno le forze politiche? Il sottosegretario Sasso invita ad una soluzione condivisa: “Grave errore voltare le spalle ai lavoratori”

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Dalla prossima settimana si entra nel vivo dell’approvazione del decreto sostegni bis, con i voti in commissione degli emendamenti presentati dai partiti politici, giudicati ammissibili in precedenza dalla commissione bilancio. Allora la domanda è: come voteranno gli esponenti politici? Il Pd voterà emendamento per assunzione dei precari della Lega o viceversa? Come si comporterà il M5S?

Dopo l’appello del responsabile scuola della Lega, Mario Pittoni, arriva il monito di trovare una soluzione condivisa da parte di un altro leghista, Rossano Sasso, che attualmente ricopre la carica di sottosegretario all’istruzione:  “La vita professionale (e non solo) di decine di migliaia di insegnanti è appesa agli emendamenti del Decreto Sostegni, che saranno votati la prossima settimana in commissione Bilancio della Camera. Fino a quel momento le dichiarazioni di questo o quel partito serviranno a ben poco, mentre sarebbe assai utile, invece, confrontarsi e trovare una soluzione condivisa“, dice Sasso.

Purtroppo, fino a questo momento, la maggioranza che regge questo Governo non è riuscita a operare la sintesi necessaria, per motivi che sono altrettanto evidenti a tutti. Spero che quei leader politici che nelle ultime ore si sono espressi nel merito riescano a far convergere i propri deputati verso un voto giusto, un voto che garantisca giustizia e dignità a circa centomila italiani tra insegnanti precari, fuorisede ed altri ancora“, prosegue il sottosegretario Sasso.

Sarebbe un grande errore voltare ancora una volta le spalle a queste donne e a questi uomini: già troppe volte, in passato, la politica non si è dimostrata alla loro altezza. La comunità scolastica del Paese merita il massimo rispetto“, conclude Sasso.

E’ chiaro il riferimento di Rossano Sasso al partito democratico: sappiamo infatti che solo negli ultimi giorni, proprio a ridosso della presentazione degli emendamenti al decreto sostegni bis, i dem si sono esposti in modo chiaro sulla questione precari e reclutamento. Fino a quel momento solo interventi di singoli esponenti del Pd erano entrati nel merito della questione.

Adesso, a quanto pare, il Pd avrebbe messo la scuola in cima alla lista nella propria agenda politica, con il reclutamento e la formazione degli insegnanti gli assi portanti per una scuola di qualità.

In effetti ci sono punti di contatto fra le proposte della Lega e quelle del partito guidato da Ernico Letta, sulla stabilizzazione dei precari. Al momento del voto si andrà coerenti con la linea politica oppure, come auspicato da Pittoni, si potrà auspicare un voto del Pd all’emendamento del Carroccio?

Intesa che appare difficile se non impossibile per la Lega con il M5S: sono gli estremi opposti, in materia di politica scolastica, di questo esecutivo. La stabilizzazione dei precari prevista dai leghisti non piace ai pentastellati, che vorrebbero puntare maggiormente all’avvio delle procedure ordinarie rimaste sospese a causa del covid. Per i precari, per quest’anno, il M5S pensa piuttosto a svuotare le Gae non ancora esaurite, le Gm dei vecchi concorsi e quelli del concorso straordinario bandito la scorsa estate ma che si sta concludendo adesso.

Dalla forza dell’ex Ministra Azzolina c’è però la proposta di una procedura semplificata per i docenti specializzati sul sostegno. E allora a questo punto entra in gioco il Pd: andrà incontro alle proposte degli alleati pentastellati?

Insomma, forse esagerando un po’ possiamo dire che il partito democratico potrebbe rivelarsi l’ago della bilancia nella partita della stabilizzazione dei precari.

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