Ritorno in classe settembre, Pregliasco: “Senza vaccino per studenti, la variante Delta metterà a rischio la riapertura”

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Preoccupa la variante Delta per il ritorno in classe. L’Italia punta a immunizzare l’80% della popolazione entro fine settembre, considerando anche 2,2 milioni di ragazzi nella fascia di età 12-16 anni. La vaccinazione, però, è a rilento per gli adolescenti.

A Fanpage interviene il virologo Fabrizio Pregliasco: “Ora arriva il lavoro più difficile, direi una campagna vaccinale 2.0, con il coinvolgimento della medicina del territorio e dei medici di famiglia, dopo che con gli hub siamo riusciti a raggiungere le persone che avevano voglia di vaccinarsi”.

Poi spiega: “Vediamo già adesso delle differenze tra quanto sta accadendo in Russia e in Gran Bretagna, dove si stanno registrando due crescite esponenziali di infezioni da variante Delta. In Russia, però, si continua a morire di Covid-19 mentre nel Regno Unito, dove si è raggiunto un alto tasso di vaccinazione, l’aumento dei casi legati alla variante non sta portando a un sostanziale incremento delle ospedalizzazioni. Questo perché i vaccini, pur non impedendo di infettarsi, stanno dimostrando di avere una buona efficacia nel ridurre la malattia grave. La stessa cosa accadrà anche in Italia, è solo una questione di tempo. Credo però che non ci sarà un’altra ondata, ma avremo un colpo di coda, dunque un rialzo delle infezioni con una quota di casi gravi che dipenderà dalle vaccinazioni”.

Sulla riapertura delle scuole: “Potrebbero esserci problemi, se non vaccineremo i giovani. È chiaro che, ora che è possibile immunizzare i ragazzi dai 12 anni, la vaccinazione servirà non solo ad evitare loro la malattia e garantire che non ci sia assenteismo scolastico, ma anche a scongiurare che siano diffusori dell’infezione”.

Inizio scuola 2021: vaccino subito per gli studenti o a settembre non si riapre. Allarme de La Stampa

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