Concorso straordinario, non vale il dottorato di ricerca come servizio. Il Consiglio di Stato mette i paletti
Con il parere 1064/2021, il Consiglio ha chiarito che l’attività svolta durante i tre anni del corso di dottorato di ricerca non vale come servizio per partecipare al concorso straordinario.
Come si legge su Il Sole 24 Ore, è irragionevole considerare servizio utile l’attività prestata nei corsi di dottorato di ricerca se solo si considera che questa non configura in sé l’instaurazione di un rapporto lavorativo a tempo determinato e non attribuisce agli interessati la qualifica di precari di istituzioni scolastiche statali.
Secondo i giudici di Palazzo Spada, tanto trova conferma nella specificità del requisito richiesto il quale, riferendosi alla classe di concorso relativa a insegnamenti prestati nella scuola secondaria, dunque priva di ogni rilievo ai fini dell’ammissione alla procedura l’attività svolta nell’ambito dei corsi di dottorato di ricerca.