Via libera al Decreto Covid. Draghi: “Invito tutti a vaccinarsi. Obbligo per la scuola? Da discutere a breve. Tutti a scuola in presenza è l’obiettivo” [con VIDEO]

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Via libera al Decreto Covid. A seguire la conferenza stampa con il premier Mario Draghi e il ministro della Giustizia, Marta Cartabia e della Salute, Roberto Speranza.

CONFERENZA STAMPA

I provvedimenti di oggi sono importanti perche’ introducono il passaporto, la certificazione verde su base abbastanza estensiva, ma dobbiamo ricordarci che il merito del miglioramento e’ stato della campagna vaccinale“. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa. “La pressione sugli ospedali e’ fortemente diminuita, abbiamo circa 160 persone in terapia intensiva. I decessi sono diminuiti. La situazione e’ in netto miglioramento“, ha aggiunto Draghi. 

Oltre la meta’ degli italiani ha completato il ciclo vaccinale, obiettivo di Figliolo e’ stato superato. La pressione sugli ospedali e’ fortemente diminuita”,  ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa che ha invitato tutti gli italiani a vaccinarsi.

Il green pass non è un arbitro ma una condizione per tenere aperte le attività economiche“, aggiunge.

L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire. O a fare morire. Senza vaccino si chiude di nuove“.

A noi è parso che il decreto di oggi fosse complicato. Sono rimaste fuori tre aree: la scuola, trasporti e lavoro. Saranno discussi nei prossimi giorni“, ha detto Draghi in merito ad una domanda sull’ipotesi obbligo vaccinale per il personale scolastico.

Tutto quello che è necessario è fatto e sarà fatto. Per il resto aspettiamo di discutere una serie di norme sulla scuola e i trasporti pubblici e ci rivediamo con il ministro Bianchi e il ministro Giovannini“, ha detto il premier Draghi.

LE MISURE DEL DECRETO

Green Pass

Sarà possibile svolgere alcune attività solo se si è in possesso di:

  1. certificazioni verdi Covid-19 (Green Pass), comprovanti l’inoculamento almeno della prima dose vaccinale Sars-CoV-2 (validità 9 mesi) o la guarigione dall’infezione da Sars-CoV-2 (validità 6 mesi)
  2. effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus Sars-CoV-2 (con validità 48 ore)

Questa documentazione sarà richiesta poter svolgere o accedere alle seguenti attività o ambiti a partire dal 6 agosto prossimo:

  • Servizi per la ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per consumo al tavolo al chiuso
  • Spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi
  • Musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre;
  • Piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso;
  • Sagre e fiere, convegni e congressi;
  • Centri termali, parchi tematici e di divertimento;
  • Centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione;
  • Attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;
  • Concorsi pubblici.

Zone a colori

L’incidenza dei contagi resta in vigore ma non sarà più il criterio guida per la scelta delle colorazioni (banca, gialla, arancione, rossa) delle Regioni. Dal primo agosto i due parametri principali saranno:

1) il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19

2) il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19

Si resta in zona bianca 

Le Regioni restano in zona bianca se:

a. l’incidenza settimanale dei contagi è inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive

b. qualora si verifichi un’incidenza superiore a 50 casi per 100.000 abitanti, la Regione resta in zona bianca se si verifica una delle due condizioni successive:

1. il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 15 per cento;

Oppure

2. il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 10 per cento;

Da bianca a gialla

È necessario che si verifichino alcune condizioni perché una Regione passi alla colorazione gialla

a. l’incidenza settimanale dei contagi deve essere pari o superiore a 50 ogni 100.000 abitanti a condizione che il tasso di occupazione dei posti letto in area medica sia superiore al 15 per cento e il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 sia superiore al 10 per cento;

b. qualora si verifichi un’incidenza pari o superiore a 150 casi per 100.000 abitanti, la Regione resta in zona gialla se si verificano una delle due condizioni successive

1. il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 30 per cento;

oppure

2. il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 20 per cento;

Da giallo ad arancione

È necessario che si verifichi un’incidenza settimanale dei contagi pari o superiore a 150 ogni 100.000 abitanti e aver contestualmente superato i limiti di occupazione dei posti letto di area medica e terapia intensiva prevista per la zona gialla

Da arancione a rosso

Una Regione è in zona rossa in presenza di un’incidenza pari o superiore a 150 casi per 100.000 abitanti e se si verificano entrambe le condizioni successive

a. il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da COVID-19 è superiore al 40 per cento;

b. il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da COVID-19 è superiore 30 per cento;

Misure per lo svolgimento degli spettacoli culturali

In zona bianca e in zona gialla, gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali o spazi anche all’aperto, sono svolti esclusivamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale, e l’accesso è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi Covid-19.

In zona bianca, la capienza consentita non può essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata all’aperto e al 25 per cento al chiuso nel caso di eventi con un numero di spettatori superiore rispettivamente a 5.000 all’aperto e 2.500 al chiuso.

In zona gialla la capienza consentita non può essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata e il numero massimo di spettatori non può comunque essere superiore a 2.500 per gli spettacoli all’aperto e a 1.000 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Le attività devono svolgersi nel rispetto di linee guida adottate.

Misure per gli eventi sportivi

Inoltre per la partecipazione del pubblico sia agli eventi e alle competizioni di livello agonistico riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano e del Comitato italiano paralimpico, riguardanti gli sport individuali e di squadra, organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali sia agli eventi e le competizioni sportivi diversi da quelli citati si applicano le seguenti prescrizioni:

In zona bianca, la capienza consentita non può essere superiore 50 per cento di quella massima autorizzata all’aperto e al 25 per cento al chiuso.

In zona gialla la capienza consentita non può essere superiore al 25 per cento di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all’aperto e a 1.000 per gli impianti al chiuso. Le attività devono svolgersi nel rispetto delle linee guida adottate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana, sulla base di criteri definiti dal Comitato tecnico-scientifico

Sanzioni

I titolari o i gestori dei servizi e delle attività autorizzati previa esibizione del Green pass sono tenuti a verificare che l’accesso a questi servizi e attività avvenga nel rispetto delle prescrizioni.

In caso di violazione può essere elevata una sanzione pecuniaria da 400 a 1000 euro sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Qualora la violazione fosse ripetuta per tre volte in tre giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni.

Fondo discoteche

È istituito un fondo per i ristori alle sale da ballo.

Tamponi a prezzo ridotto

Il Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19 definisce d’intesa con il Ministro della salute un protocollo d’intesa con le farmacie e con le altre strutture sanitarie al fine di assicurare fino al 30 settembre 2021 la somministrazione di test antigenici rapidi a prezzi contenuti che tengano conto dei costi di acquisto.

Nel decreto legge non ci sarà l’obbligo di vaccinazione per i docenti e i dipendenti della scuola.

OBBLIGO VACCINALE PER IL PERSONALE DELLA SCUOLA – Come già detto, la norma che regola l’eventuale obbligo vaccinale per la scuola non sarà inserita nel prossimo decreto legge.  Chiuso il capitolo del green passa per i luoghi affollati, l’esecutivo si concentrerà sulla scuola

Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, dà alcune anticipazioni in merito all’orientamento del governo: “Al momento il personale scolastico indeciso è concentrato in alcune Regioni. Auspichiamo che entro il 20 agosto tutta la categoria risponda in maniera convinta all’invito a vaccinarsi”. In caso contrario, “opportuno valutare l’ipotesi dell’obbligo vaccinale”.

Inoltre il commissario per l’Emergenza Francesco Paolo Figliuolo incalza Regioni e Province. “Occorre porre in essere le azioni necessarie a dare priorità alle somministrazioni nei confronti degli studenti di età uguale o superiore ai 12 anni”, scrive il generale. Figliuolo ribadisce poi quanto già scritto il 25 giugno, rinnovando la necessità di perseguire “la massima copertura vaccinale del personale scolastico attraverso un coinvolgimento attivo” e chiedendo di avere entro il 20 agosto l’elenco di tutti coloro che non possono o non vogliono vaccinarsi.

VIDEO GUIDA

Contrario alla vaccinazione obbligatoria per i docenti la Meloni e soprattutto Salvini. Quest’ultimo ha ribadito oggi ad Agorà il suo ‘no’ ai vaccini ai giovani e all’obbligo per il personale scolastico. “Un paese normale – ha detto – mette in sicurezza chi ha più di 60 anni, questo come Lega stiamo chiedendo al governo. Ma quando sento qualcuno che parla di obbligo vaccinale per bambini di 12 anni o anche meno io dico no: non scherziamo con la vita dei nostri figli e nipoti”. L’obbligo vaccinale per il personale scolastico “non serve, l’80 per cento è vaccinato e si arriverà al 90 per cento a settembre, quindi la copertura è ampiamente garantita“.

Leggo di un aumento dei contagi, – conclude – mi piacerebbe leggere anche che i ricoverati nelle terapie intensive sono diminuiti. Centocinquantasei letti occupati su 8.400 disponibili, meno del 2%. Le terapie intensive sono vuote, perché i giornalisti non ne parlano? Così non si fa un buon servizio all’informazione“.

Obbligo vaccinale per docenti e Ata, è pressing sul Governo: il 20 luglio cabina di regia. L’ipotesi prende piede

Il trasporto pubblico locale non sarà tra i temi oggetto del decreto legge Covid atteso domani in Cdm. Lo si apprende da fonti governative, secondo le quali una decisione sull’eventuale uso del Green pass per autobus e metropolitane sarà presa in un secondo momento. La decisione potrebbe arrivare insieme a quella sulla scuola per la quale, come viene confermato, la valutazione sarà fatta più avanti, alla luce dei dati su contagi e vaccinazioni.

I numeri della vaccinazione per docenti e Ata

Sono ancora oltre 221mila i componenti del personale scolastico in Italia che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino anti-Covid. Una cifra pari al 15,15% del totale, secondo il report settimanale del Commissariato all’emergenza.

Nell’ultima settimana hanno ricevuto l’inoculazione meno di 2mila tra docenti e ausiliari. L’85% del personale ha ricevuto la prima dose mentre è totalmente immunizzato il 78,20%. In Sicilia quasi uno su due non ha ricevuto nemmeno una dose (60.540, il 43,24%), in Calabria il 31,95%, in Liguria il 34,77%, nella Provincia di Bolzano il 38,17% e in quella di Trento il 23,33%.

Situazione difficile anche in Sardegna (33,34) e in Umbria (24,97), mentre le altre aree hanno tutte percentuali di personale docente e non docente in attesa sotto il 18,8% dell’Emilia-Romagna con i casi virtuosi di Friuli-Venezia Giulia, Campania, Lazio e Molise che hanno rispettivamente zero (le prime due) e 144 e 15 persone non vaccinate (lo 0,12 e lo 0,19 per cento) nella categoria personale scolastico.

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