Vaccini per docenti, scontro nel Governo tra persuasori e obbligazionisti. Ipotesi “forte raccomandazione” e DaD in caso di quarantena

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Cambiano di giorno in giorno le carte in tavola sul rientro in classe in sicurezza che riguarderà anche un eventuale obbligo vaccinale per il personale ed in particolare per i docenti.

Raccomandazione e persuasione

Secondo quanto riporta Repubblica, l’attuale orientamento del Governo sarebbe per una forte raccomandazione e un’azione di persuasione per quanti, tra i docenti in particolare, non hanno ancora deciso di vaccinarsi.

Una linea che verrebbe dettata da due elementi: da un lato l’opposizione di Lega e scetticismo del Movimento 5 stelle, dall’altro i dati sulla vaccinazione del personale scolastico che, come più volte ribadito dalla nostra redazione, mostrano percentuali molto alte e sicuramente superiori rispetto a quelle divulgate dal Governo nelle scorse settimane.

Sicilia smentisce Governo sulle percentuali di vaccinati

Ieri, la Regione ha dato indicazioni sul rientro in classe, con una circolare specifica che ha fornito anche i dati reali sul personale vaccinato. Non il 50% come erroneamente divulgato nelle settimane scorse, ma l’81,4% dei docenti e ATA che lavorano nelle scuole siciliane ha ricevuto il vaccino. Un dato che ha condotto la Sicilia a puntare più su una campagna di sensibilizzazione che ad un obbligo. Tra gli studenti, sempre secondo la Regione, ha ricevuto il vaccino il 40% tra i 12 e i 19 anni. Numeri praticamente in linea con quelli del Veneto.

Ciò dimostra quanto affermato dalla nostra redazione, che i dati divulgati dal Governo e che hanno puntato il dito su più di 200mila non vaccinati tra il personale scolastico sono completamente errati. Questione numeri che sta convincendo sempre più il Governo sull’inutilità di un obbligo incondizionato rivolto al mondo della scuola.

In DAD chi non si vaccina?

Potrebbe essere la sintesi dello scontro all’interno del Governo e del quale vi abbiamo fornito nei giorni scorsi il dibattito riportando quella che è stata la sua evoluzione che toccherà la sua conclusione tra oggi e domani.

Infatti, il Ministro Speranza punterebbe ancora su un obbligo incondizionato. Potrebbe, quindi, saltar fuori una mediazione finale con l’ipotesi di far lavorare in DAD i docenti non vaccinati nel caso di quarantena. Ipotesi che risulterebbe di difficile attuazione, così come le precedenti che puntavano ad un cambio di mansioni per i docenti con spostamento in altra sede per coprire i posti disponibili.

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