Vaccino covid, Salvini: “A settembre non chiederò alla maestra di mia figlia un documento. Sono contro l’obbligo e i divieti”

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Matteo Salvini torna a parlare della vaccinazione degli insegnanti e dell’ipotesi green pass per la categoria su cui il Governo sta discutendo. E ribadisce il suo no a qualsiasi forma di obbligo.

Io ho una figlia di 8 anni e non mi permetterò mai a settembre di chiedere alla sua maestra un documento o una vaccinazione. Sono contro l’obbligo, contro le multe e contro i divieti, anche perché l’85 per cento degli insegnanti è già vaccinato oggi e a settembre arriveremo al 95 per cento. La gente sta scegliendo liberamente senza obbligo e questa è la strada giusta“, ha detto il leader della Lega a Palermo.

Salvini prosegue: “Pensiamo sia inimmaginabile licenziare persone e obbligare bambini e ragazzi a vaccinarsi. Per noi sono cose fuori discussione“, aggiungendo anche: “L’alternativa è mettere in sicurezza chi rischia sopra i 60 anni, ce ne sono ancora 2 milioni non coperti. Occupiamoci di 70enni e 80enni prima di occuparci dei 15enni. Non c’è un solo morto sotto i 20 anni di Covid che non avesse altre patologie, la letalità sotto i 20 anni è pari a zero“.

Salvini dunque rappresenta senza dubbio la parte della maggioranza di Governo che punta alla persuasione, in contrasto con chi invece vede l’ipotesi obbligo vaccinale, se i dati dei vaccinati fra gli insegnanti non dovessero essere sufficienti, come risolutiva. Per quest’ultimi sarebbe a rischio il ritorno a scuola in tal caso.

In verità la nuova linea del Governo, come abbiamo spiegato, verrebbe dettata da due elementi: da un lato l’opposizione di Lega e scetticismo del Movimento 5 stelle, dall’altro i dati sulla vaccinazione del personale scolastico che, come più volte ribadito dalla nostra redazione, mostrano percentuali molto alte e sicuramente superiori rispetto a quelle divulgate dal Governo nelle scorse settimane.

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