Green pass, niente verifica per le scuole paritarie? Alfieri: “Un’idiozia. Rientrano nelle stessa disciplina giuridica delle scuole statali”

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Le scuole paritarie sarebbero escluse dal sistema di verifica del Green pass? “E’ una idiozia. Rientrano nella stessa disciplina giuridica. Fanno passare per privilegio ciò che in realtà è un sopruso”, replica all’Adnkronos Suor Anna Monia Alfieri, tra le voci più accreditate sui problemi dell’organizzazione dei sistemi formativi, spiegando che “I dipendenti delle statali sono iscritti alla super piattaforma Sidi che agevola la visualizzazione del Green pass. I dipendenti delle paritarie invece non lo sono, perché l’anagrafica scolastica dei docenti delle paritarie è partita solo quest’anno”.

 E’ stato il ministro Bianchi a far partire finalmente la registrazione. E sia chiaro che il ritardo non è dipeso da noi“, riferisce la religiosa dal 2016 membro della Consulta di Pastorale scolastica e del Consiglio Nazionale Scuola della Cei.

Oltre al danno anche la beffa? “La scuola riparta in presenza – risponde – Non importa se dovremo chiedere ogni giorno all’ingresso a ciascun dipendente l’esibizione della certificazione verde. Nelle paritarie che conosco si sono tra l’altro organizzati con due, tre persone addette alla porta, scaglionando il controllo“.

L’applicazione del Governo VerificaC19 secondo la paladina delle paritarie tra l’altro “sarebbe potuta essere sufficiente per tutti, tanto più che la scuola statale in segreteria ha personale in esubero. Se i dirigenti scolastici avessero capito l’obiettivo, non avrebbero avuto problemi nella gestione anche senza piattaforma. Il fine è elevato. Tutto ciò che possiamo fare facciamolo“.

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