Con i test salivari si potrà ottenere il green pass. Bianchi accelera: “Sono la via, vanno estesi”

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Nel corso dell’audizione alla Camera, il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha parlato anche dei test salivari. “Io credo la via siano i test salivari, devono essere estesi oltre le ‘scuole sentinella’ ma non intervengo: è materia del commissario Figliuolo, lo ringrazio sempre e non mi permetto di intervenire”, rimarca il ministro.

Test salivari, in arrivo “le scuole sentinella”

Parole che seguono idealmente il piano presentato dall’Istituto Superiore di Sanità con le ormai famose “scuole sentinella”. Il piano prevede test molecolari salivari condotti, su base volontaria, su alunni nella fascia di età 6-14 anni delle scuole primarie e secondarie di primo grado presenti sul territorio nazionale.

Le “scuole sentinella” saranno indicate dalle autorità sanitarie regionali in collaborazione con gli uffici scolastici. La campagna coinvolgerà almeno 55mila alunni ogni 15 giorni e sarà supportata dalla Struttura Commissariale nella sua implementazione.

La scelta dei test molecolari su campione salivare, spiega un nota, è stata effettuata poiché questi offrono un’alta precisione del risultato e garantiscono il vantaggio della facilità della raccolta del campione.

In una prima fase “di avviamento” le attività di raccolta dei campioni potranno essere eseguite nella sede scolastica con l’ausilio di personale sanitario, individuato dalle Asl competenti o dal personale della struttura commissariale.

Successivamente, la raccolta dei campioni verrà effettuata in ambito familiare rispettando le istruzioni che garantiscono la correttezza della sua esecuzione.

Il prelievo potrà essere effettuato in modo autonomo dalla famiglia e il test consegnato in punti di raccolta. Questo permette anche la possibilità di processare il campione per l’eventuale sequenziamento genomico virale

Test salivari, saranno validi anche per il green pass

Novità anche per il green pass. La scorsa settimana, in commissione Affari sociali è stato dato il via libera anche ala proposta – condivisa dalla maggioranza – di inserire il test salivare, ma con procedimento di verifica molecolare, come requisito di validità del certificato verde.

In pratica il tampone salivare, più facile da usare soprattutto per bambini e giovanissimi visto che si basa sulla raccolta di un campione di saliva per scoprire la presenza del virus, si affianca ai test rapidi antigenici e ai tradizionali tamponi molecolari come modalità per ottenere il green pass (anche se valido solo per 48 ore).

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