Studenti si alzano in piedi quando l’insegnante entra in classe: un modello educativo superato o una forma di rispetto senza tempo?

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Pochi giorni fa sulla pagina Facebook di Orizzonte Scuola abbiamo pubblicato in post che riprende un tema sempre molto dibattuto sui social ma anche nella “realtà offline” degli insegnanti. 

Si tratta dell’antica consuetudine dell’alzarsi in piedi, da parte degli studenti, all’entrata in aula del docente. Una tradizione che in realtà resiste al tempo, legata alla forma di rispetto che lo studente deve all’insegnante. Un primo tassello educativo, secondo i canoni più antichi, che anticipava l’intero processo di apprendimento.

Il dibattito è ancora in corso e vede la contrapposizione fra chi ritiene ancora oggi un gesto necessario quello dell’alzarsi all’entrata in aula del docente da parte degli studenti, e chi invece lo rifiuta, relegandolo a modello autoritario non più valido dal punto di vista educativo.

E anche il nostro post ha mostrato questa spaccatura. Abbiamo raccolto infatti alcuni commenti:

A me piace che si alzino quando entro. Per rispetto, sicuramente, ma anche per dare un segno fisico rispetto all’inizio della lezione. E poi alzandosi distolgono pure per un attimo gli occhi dal telefono e le dita dalla tastiera!“;

È una forma di rispetto che vale a scuola, ma anche in altri contesti. Se arriva un ospite a casa mia non resto comodamente seduto in poltrona“.

Non lo trovo un retaggio arcaico, per me è un bel gesto di rispetto (rispetto che non pretendo per forza, ma che cerco di insegnare) e di buona educazione da parte dei ragazzi. Ovviamente anche io resto in piedi, li saluto col sorriso e ci sediamo insieme. Non va bene?

Ci sono in effetti i contrari: “Per cui se un alunno entra in segreteria o in presidenza le segretarie e il preside dovrebbero alzarsi per salutarlo come segno di educazione. L’educazione è reciproca o no?

Pessima tradizione autoritaria, il rispetto e l’educazione son ben altra cosa.
Anche i professori dovrebbero alzarsi quando entrano i collaboratori scolastici o altre persone all’interno dell’aula, altrimenti è solo la dimostrazione di sentirsi un gradino più in alto degli altri (anche se son minorenni)“.

Io non ci ho mai tenuto, non mi piace e dico sempre che non è necessario alzarsi! Però almeno un buongiorno mi piacerebbe: io saluto sempre tutti quando entro in classe, sarebbe carino mi rispondessero di tanto in tanto“;

Per alcuni “siamo passati da un estremo all’opposto. Prima ci si alzava per salutare un docente che entrava, ora bisogna sperare che si accorgano che il docente è entrato. Tra le due situazioni meglio sicuramente la prima….siamo tutti sopravvissuti!”

E per altri: “Alla stima e rispetto formali preferisco la stima e il rispetto sostanziali, peraltro “meritati” con l’azione educativa e didattica, e non solo, e non dovuti per il ruolo“.

Insomma, il dibattito è aperto e alla fine si continuerà a fare quello che maggiormente si accorda con il proprio pensiero e modo d’essere. E non credo che qualcuno si offenderà se si farà in un modo o in un altro.

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