Come aerare un’aula in modo efficace: tre diverse modalità con dieci consigli

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Il ritorno in classe si è ormai completato, il Ministero dell’Istruzione, con la sezione Torno a scuola, dà utili indicazioni alle strutture scolastiche, per evitare l’emergere di focolai da Covid-19.

Particolare attenzione è data dall’aerazione dei locali. Nei prossimi mesi, soprattutto nelle zone più fredde, sarà complicato ventilare gli spazi in modo continuo. Il Comitato Tecnico Scientifico, però, conferma la necessità di un adeguato ricambio d’aria.

Ecco cosa dice il Ministero dell’Istruzione con le FAQ apposite pubblicate sul sito.

  1. Durante l’attività didattica, le finestre devono essere aperte?
    Il CTS conferma la necessità di assicurare il rispetto delle ordinarie misure di aerazione dei locali e della sanificazione quotidiana di tutti gli ambienti. È necessario garantire un adeguato ricambio d’aria nei luoghi di permanenza di alunni e personale, tenendo conto delle dimensioni e dell’ampiezza di ambienti e spazi, del numero di fruitori presenti, delle condizioni climatiche esterne e identificando quelli, eventualmente, scarsamente ventilati.
    Le istituzioni scolastiche possono utilizzare le risorse messe a disposizione dal primo e dal secondo “Decreto Sostegni”, pari a circa 500 milioni di euro, per l’acquisto di beni e servizi per fronteggiare l’emergenza, inclusi quelli eventualmente necessari per l’aerazione dei locali.
  2. Come aerare una stanza in modo efficace?
    Al fine di contenere il rischio di esposizione al virus negli ambienti scolastici è opportuno, per quanto possibile, assicurare il ricambio frequente dell’aria all’interno, mantenendo il flusso in ingresso dall’esterno. In sostanza, a seconda delle condizioni, si possono determinare tre diverse modalità di aerazione delle aule: 1 – aerazione con finestre aperte e porta chiusa (azione corretta ma ricambio lento); 2 – aerazione con finestre aperte, porta aperta e finestre corridoio chiuse (aerazione errata); 3 – aerazione con finestre aperte, porta aperta e finestre corridoio aperte (aerazione corretta).
    Suggerimenti operativi in: Rapporto ISS COVID-19, n.11/2021; ENEA, #ScuolainClasseA, Istruzioni per l’uso, maggio 2020.

10 consigli per l’aerazione delle aule

Ecco una check-list, in larga parte desunta da studi Enea, con 10 consigli per aerare nel modo più efficace.

a) aerare molto il mattino e il pomeriggio, prima delle lezioni, per iniziare con una qualità dell’aria uguale a quella esterna;
b) aerare aprendo le finestre regolarmente, per non meno di 5 minuti, più volte al giorno, ad ogni cambio insegnante, durante l’intervallo e dopo la pulizia dell’aula;
c) con temperatura mite (ed ambiente esterno non eccessivamente inquinato dai gas di scarico delle auto) tenere le finestre per quanto possibile aperte;
d) aerare aprendo le finestre completamente;
e) con finestre apribili ad anta battente e a ribalta, aprire a battente perché il ricambio d’aria è maggiore;
f) per rinnovare l’aria più velocemente, aprire la porta e le finestre, sia in aula che nel corridoio. Se non è possibile aprire le finestre del corridoio, aerare tenendo chiusa la porta dell’aula e ricordare che così occorre più tempo per il ricambio d’aria;
g) ricordare che il tempo di ricambio aria è minore se l’aula è vuota;
h) non porre oggetti sul davanzale interno delle finestre, assicurandone l’apertura semplice e completa;
i) liberare il più possibile l’aula da mobilio, oggetti, indumenti. In tal modo aumenta la cubatura d’aria disponibile nel locale;
l) creare un piano di azione per decidere chi fa cosa, segnando su un calendario settimanale modi, tempi e responsabilità e facendo partecipare tutta la comunità scolastica.

Anche l’Istituto Superiore di Sanità ha dato alcune indicazioni e redatto un protocollo operativo per le lezioni in presenza.

In linea generale, al fine di diluire/ridurre le concentrazioni di inquinanti specifici (es. COV, PM10, odori, batteri, virus, allergeni, funghi filamentosi, ecc.), di CO2, di umidità relativa presenti nell’aria e, conseguentemente, di contenere il rischio di esposizione e contaminazione al virus per alunni e personale della scuola (docente e non docente), è opportuno mantenere, per quanto possibile, un costante e continuo ingresso di aria esterna outdoor all’interno degli ambienti e delle aule scolastiche.

Per questo motivo, nelle aule scolastiche caratterizzate da una eterogeneità strutturale, di gestione e controllo, è opportuno tenere aperte leggermente e contemporaneamente una o più ante delle finestre e/o di eventuali balconi e la porta dell’aula in modo intermittente o continuo.

Viene specificato che questa misura può raggiungere la massima efficienza se le finestre, i balconi e le porte si trovano su entrambi i lati dell’aula (ventilazione incrociata) e dovrà essere adottata per quanto è possibile, rimodulando la frequenza e i periodi di apertura delle ante di finestre, di balconi e delle porte (che per compensare devono essere più frequenti e per periodi più lunghi) e limitando, allo stesso tempo, l’impatto delle condizioni meteo esterne.

Il testo definitivo del protocollo sicurezza

PIANO SCUOLA DEFINITIVO [PDF]

Tenere le finestre aperte, ma l’aerazione degli spazi non sostituisce il distanziamento. Le indicazioni per il nuovo anno scolastico

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