“Il sabato tutti in didattica a distanza”. L’esperimento in Toscana: “Aumentano i promossi, DDI è esperienza che non va buttata”

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Tutti in Dad, ma solo il sabato. Succede in un’istituto scolastico di Lucca, in Toscana. La dirigente scolastica  “tiene a casa” 860 studenti di 42 classi il giorno prefestivo.

“La didattica a distanza è un’esperienza che non va buttata”, spiega Venturi all’AdnKronos. “Noi abbiamo scelto di mantenere un giorno di Didattica digitale integrata perché mai abbiamo avuto risultati di ammessi all’anno successivo buoni come in questi ultimi due anni ed anche così poche sospensioni di giudizio”

Dice la preside: “Quest’anno ci hanno detto di stare tutti in presenza. Ma noi abbiamo deliberato diversamente con le famiglie in base all’autonomia d’istituto per i risultati, non per problemi di spazio. Tutti i sabati oltre 860 ragazzi  studiano dunque a distanza. Lavoravamo da anni all’uso delle tecnologie nella didattica e quando è iniziata l’emergenza sanitaria ci siamo adeguati subito alla dad a tempo pieno In questi due anni abbiamo puntato ad una nuova forma di valutazione che guarda al processo più che al prodotto dell’apprendimento. E i risultati sono stati incredibili tanto che abbiamo voluto inserire questa accezione di valutazione in ddi a sistema”.

Il risultato? “I ragazzi sono soddisfatti perché in quel giorno imparano in modo diverso. E a breve lasceremo a distanza anche i corsi di recupero pomeridiani. Abbiamo un bacino d’utenza ampissimo e lavorare in questa modalità ci ha aiutati molto”.

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