Banchi monoposto ritirati, Toccafondi (Iv): “Un caso che non fa bene alla scuola”
“La vicenda dei 110mila banchi scolastici ordinati dal precedente commissario per l’Emergenza, e il ritiro di una parte consistente di quelli consegnati, per la mancata conformità alle normative sulla sicurezza, come oggi conferma Bianchi, non fa bene a nessuno: non fa bene alla scuola, ai ragazzi e al futuro”.
Lo ha detto Gabriele Toccafondi, capogruppo di Italia Viva in Commissione Cultura alla Camera, nella replica al question time con il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, a proposito della richiesta del collega Marco Di Maio di chiarire quali siano le intenzioni del ministero rispetto al problema dei 110mila banchi scolastici monoposto ordinati dal commissario per l’emergenza e oggi risultati non idonei.
“A un giorno dalla giornata mondiale dell’insegnamento avremmo voluto trattare temi come la lotta al precariato o della riscoperta in questo paese dell’importanza della scuola e del suo percorso educativo. Questo governo ha orgogliosamente rivendicato le 60mila assunzioni, i 2 miliardi di investimenti, le risorse storiche del Pnrr”, prosegue Toccafondi.
“Si è aperta una nuova stagione per la scuola in cui tutti abbiamo una responsabilità nell’utilizzare bene le tante risorse a disposizione desinate alle scuole e ai ragazzi. E’ una cosa ben diversa da quanto riportato e confermato dalla puntuale descrizione e ricostruzione del ministro della vicenda dei banchi: la precedente gestione del commissario per l’Emergenza, i bandi le verifiche, i collaudi, le consegne, gli arredi nuovi rimasti inutilizzati, il ritiro, il monitoraggio di giugno del ministero a seguito della richiesta della Struttura Commissariale, il monitoraggio che ha fatto emergere la mancata conformità alle normative in materia di sicurezza. Il conseguente ritiro“, ha concluso.