Covid scuola, monitoraggi capillari e screening continui per evitare quarantena. L’ordinanza della Valle d’Aosta

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La Valle d’Aosta sta per adottare un’ordinanza regionale che “permetterà di ridurre al minimo o di azzerare i periodi di quarantena nelle scuole, attraverso un monitoraggio capillare e screening continui”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Erik Lavevaz durante il Consiglio Valle dell’Aosta.

“L’obiettivo comune – ha spiegato Lavevaz – è quello di tutelare al massimo la didattica in presenza, per tornare a garantire pienamente l’importanza sia educativa sia formativa della scuola. I confronti tra le diverse strutture regionali, con l’Assessore Luciano Caveri e la Sovrintendente Marina Fey, e dei referenti sanitari hanno permesso di arrivare a redigere un nuovo protocollo sperimentale”.

Il protocollo sperimentale, che interesserà l’anno scolastico 2021/2022 e sarà valido dal 7 ottobre al 31 dicembre 2021, è stato redatto dal Dipartimento di prevenzione dell’Ausl in collaborazione con la struttura di Igiene e Sanità pubblica e Veterinaria dell’assessorato alla sanità, salute e politiche sociali, e discusso nell’Unità di supporto e coordinamento per l’emergenza Covid-19 nella seduta del 1° ottobre 2021.

L’obiettivo del protocollo sperimentale, si legge in una nota, è stabilire le misure di contenimento e mitigazione del contagio in ambito scolastico per garantire la continuità dell’attività scolastica in presenza.

La sperimentazione è possibile in virtù dell’attuale contesto epidemico della Valle d’Aosta, in zona bianca, e sarà eventualmente rivalutata in caso dell’aggravarsi della diffusione dell’epidemia, dell’incidenza nel setting scuola, con la possibilità di rivalutare l’applicazione delle misure di quarantena, ma anche in relazione all’auspicabile incremento della copertura vaccinale negli over 12.

L’applicazione

La procedura sarà applicabile alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado; saranno escluse le scuole dell’infanzia per le quali, in presenza di casi di positività, si ritiene indispensabile l’applicazione della quarantena per tutta la classe/sezione.

Pur considerando l’isolamento dei casi di Covid-19 e la quarantena dei contatti stretti misure di sanità pubblica fondamentali per interrompere la catena di trasmissione della malattia che in situazioni specifiche devono necessariamente essere imposte, è possibile formulare ipotesi di strategia alternativa in circostanze che appaiono meno rischiose per i contatti dei casi a giudizio del medico del Dipartimento di Prevenzione.

Una di queste alternative è appunto il monitoraggio dei contatti attraverso i test molecolari su saliva, autorizzati dal consenso informato sottoscritto da un genitore-tutore legale.

La procedura

Questa la procedura prevista:

Test di controllo iniziale (al primo giorno utile) per tutta la classe coinvolta da un caso di covid-19, senza l’applicazione della quarantena in attesa dell’esito. In caso di positività, tutta la classe va in quarantena e i casi in isolamento. Se tutti negativi, si possono continuare le lezioni in presenza con mascherina chirurgica sempre indossata (anche al banco) per i 10 giorni successivi, favorendo il più possibile i ricambi d’aria.

Test di controllo a 5 giorni dall’ultimo contatto con il caso, senza quarantena in attesa dell’esito. In caso di positività si attivano i provvedimenti di isolamento e quarantena. In assenza di casi rilevati si può continuare con le lezioni in presenza.

Test di controllo a 10 giorni dall’ultimo contatto con il caso, senza quarantena in attesa dell’esito. Se si rilevano casi di positività si attivano i provvedimenti di isolamento e quarantena, in caso contrario e in assenza di sintomi specifici, termina il periodo di osservazione.

In caso di non adesione al monitoraggio con test molecolare su saliva il contatto stretto osserverà il periodo di quarantena previsto dalle indicazioni ufficiali.

Il monitoraggio alternativo alla quarantena sarà adottata in situazioni specifiche, valutate dai medici del Dipartimento di Prevenzione.

In presenza di particolari situazioni di rischio, si proporrà di allargare gli screening con test antigenico rapido su saliva, al piano dell’edificio scolastico/educativo o all’intera scuola, invece che ai soli contatti stretti includendo sia alunni sia personale docente/operatori scolastici.

L’eventuale positività al test salivare antigenico rapido determinerà i provvedimenti di isolamento/quarantena, in attesa della conferma di positività con test molecolare.

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