Stipendi, il piatto piange: con le risorse attuali si arriva a malapena a 100 euro di aumento. Sindacati chiedono risorse in legge di bilancio

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Non c’è stato al momento un seguito al primo incontro Ministero-sindacati dello scorso 8 settembre sull’atto di indirizzo per da inviare all’ARAN per quanto riguarda il rinnovo contrattuale. Entro fine anno si dovrebbe infatti avere il nuovo CCNL con le nuove cifre per il personale della scuola. Cifre che al momento non dovrebbero essere soddisfacenti.

Proprio pochi giorni fa il Ministro Bianchi, intervenuto a Futura 2021, aveva toccato l’argomento: “Sto lavorando su questo – ribadisce – e mi sto facendo portatore della dignità di tutta la scuola. Dopodiché siamo perfettamente consci che la mia attività propria è l’atto di indirizzo, mentre la parte contrattuale deve coinvolgere il Governo nel suo insieme“.

Ma quali sono le prospettive? Il punto di partenza è il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale, sottoscritto in data 10 marzo 2021. Gli ultimi conteggi dei tecnici del governo e dei sindacati di categoria, risalenti allo scorso maggio, prevedono un incremento del 4,07% della retribuzione pari a circa 107 euro medi mensili.

A cui però bisogna sottrarre i 575 milioni utilizzati per pagare l’indennità di vacanza contrattuale, l’elemento perequativo (risulta coinvolto circa il 40% del personale, soprattutto della scuola), e i trattamenti accessori del personale militare e di polizia e vigili del fuoco.

In totale, per quanto riguarda l’istruzione dovrebbero essere previsti 1,7-1,8 miliardi, che garantirebbero – al netto di eventuali risorse aggiuntive – circa 87 euro di incremento medio loro mensile, compreso l’elemento perequativo da 11,50 euro medi previsto dal precedente Ccnl 2016-2018.

Ancora delusioni per gli aumenti di stipendio?

Quindi, se così dovessero essere confermate le risorse disponibili, si tratterebbe di un altro rinnovo deludente, che andrebbe a confermare la posizione in fondo alla classifica degli stipendi degli insegnanti in Europa.

Dai fondi europei del Pnrr non arriverà nulla per quanto riguarda il contratto scuola. Ecco perchè il tutto si giocherà con la legge di bilancio. Ed ecco perchè pochi giorni fa le organizzazioni sindacali hanno puntato proprio su questo aspetto: per lo Snals occorrono“investimenti sul personale e sugli organici attraverso un contratto che garantisca al personale il riconoscimento delle funzioni svolte e il superamento dei vecchi vincoli nella formazione delle classi nelle scuole di ogni ordine e grado“.

La Flc Cgil ha invece ricordato che “il problema va risolto con investimenti solidi e strutturali, da inserire nelle leggi di bilancio dello Stato, per aumentare di almeno l’1% del Pil le risorse disponibili, al fine di avvicinarci ai livelli dei maggiori Paesi Ocse. L’aumento salariale previsto anche dal “Patto per la Scuola” è uno dei temi sui quali il governo deve impegnarsi concretamente”.

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