Supplenze, Pantuso (Uil scuola): “Troppi errori nel conferimento degli incarichi. Procedure e norme bizantine”

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“Alla luce della pubblicazione del Bollettino nomine supplenze a tempo determinato docenti per l’anno scolastico 2021/22 sul sito Atp di Roma dell’otto ottobre, la Uil Scuola esprime la più profonda preoccupazione per le centinaia di errori nel conferimento di circa tremila supplenze ai docenti precari di ogni ordine e grado inseriti nelle apposite graduatorie. Si è inesorabilmente verificato quanto avevamo paventato e inevitabilmente illustrato al Direttore generale Usr Lazio e all’Atp di Roma ben prima l’inizio delle lezioni e in occasione della pubblicazione del bollettino del 6 settembre. Situazioni paradossali e dubbi sempre minimizzati e non presi in carico dall’Amministrazione, che ha quindi perseverato nell’errore, determinando il caos totale nelle scuole”.

Lo dice Saverio Pantuso, Segretario regionale della Uil scuola Lazio.

Supplenze, l’algoritmo getta nel caos molte scuole: dati non aggiornati e tantissime rinunce. Si invocano le assegnazioni in presenza. E gli studenti sono senza insegnanti [INTERVISTE]

Entrando nello specifico – spiega Pantuso – il numero dei 14844 docenti non appare verosimile, perché non considera le migliaia di rinunce dei docenti già nominati in ruolo lo scorso anno e non considera neppure i rinunciatari per le più diverse motivazioni. In un contesto così affastellato di norme intricate e a volte oscure, gli errori nelle graduatorie non potevano che essere all’ordine del giorno. Tanto per fare un esempio dei bizantinismi delle norme, l’articolo 8 dell’ordinanza ministeriale, in barba alla semplificazione amministrativa, prescrive cinque passaggi procedurali per la valutazione dei titoli dei professori supplenti. Scoglio che si sarebbe potuto aggirare, se solo ci fosse stato coordinamento tra gli uffici territoriali e gli Istituti polo, che lo scorso anno erano stati delegati alla valutazione degli aspiranti professori”.

E così abbiamo assistito – prosegue l’esponente sindacale – all’assegnazione di dieci docenti per un solo posto. Non solo. Ottocento docenti sono stati assegnati in una scuola dell’infanzia, un decreto comparso sul sito ATP Roma e poi cancellato dopo qualche ora. Per non parlare delle continue doglianze di docenti non soddisfatti, ancorché in possesso di titoli di riserva, oltre alle segnalazioni di assegnazioni di posti ad aspiranti in posizione di graduatoria inferiore rispetto agli aventi diritto”.

Un caos – conclude Pantuso – che la scuola non merita, che non meritano gli studenti, che non meritano gli insegnanti. Rispettiamo e riconosciamo il lavoro posto in essere dal personale degli uffici scolastici, ma respingiamo con forza ogni tentativo di travisare la realtà, affermando che questo anno scolastico sia iniziato con organici completi e con ordinato svolgimento delle attività istituzionali. Ci viene in mente la citazione Latina che Ammonio attribuisce a Platone: Amicus Plato, sed magis amica veritas – Platone è amico, ma più amica la verità”.

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