Giannelli attacca: “La politica pensa al prossimo presidente della Repubblica, le scuole lavorano nel caos”

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Nuovo allarme del Presidente ANP, Antonello Giannelli, sulle scuole: “Mentre la politica è concentrata solo sull’appuntamento, di cui non disconosciamo la rilevanza, dell’elezione del prossimo Presidente della Repubblica, nella maggior parte delle scuole si lavora nel caos perché il servizio, completamente snaturato, deve supplire alle carenze di quello sanitario territoriale”. 

Giannelli sottolinea che: “I dirigenti e i loro collaboratori non riescono più a occuparsi di questioni scolastiche ma esclusivamente di problemi sanitari e parasanitari. In un momento in cui sempre più alunni e studenti, colpiti dalla pandemia, avrebbero bisogno di particolari attenzione e cure. Un chiaro esempio di questa difficoltà è il fatto che la proposta di organizzazione dei licei quadriennali sembra aver riscosso un successo minore rispetto alle attese”. 

Il Presidente dell’ANP continua: “I dirigenti sono sottoposti a una pressione psicologica senza precedenti anche da parte dei genitori che chiedono loro conto della farraginosità della procedura e dell’inerzia delle ASL. Genitori che, nella maggior parte dei casi, sarebbero impossibilitati a lavorare se la scuola non ammettesse i loro figli alle lezioni in presenza. Con le conseguenze che possiamo immaginare sul piano sociale ed economico”.  

Conclude Giannelli: “Il principio secondo cui l’emergenza non conosce regole è valido, ma un’emergenza perdurante da due anni non può tramutarsi in un cronico stravolgimento delle regole. Chi, come noi, è in trincea è a disposizione per contribuire alla semplificazione del protocollo di gestione dei casi di positività in classe. Innumerevoli volte ne abbiamo reiterato la richiesta senza ottenere risposte.”    

Martedì 25 gennaio alle 19.00 speciale di Orizzonte Scuola TV sulle attuali regole per la quarantena

Intervengono Antonello Giannelli (dirigente scolastico, presidente ANP), Vitalba Azzollini (giurista, editorialista Domani), Enrico Bucci (biologo) e Valentina Chindamo (docente).

Le regole anti Covid per la scuola: è una “pandemia burocratica”. SPECIALE su OS TV [Martedì 25 gennaio alle 19.00]

Quarantena a scuola, le regole attuali

Ricordiamo che il Governo ha differenziato le modalità di quarantena in base agli ordini e gradi di scuola, nonché allo stato vaccinale degli studenti.

SCUOLA DELL’INFANZIA

Se nella classe o nella sezione c’è un caso positivo, le attività sono sospese e i bambini sono in quarantena per 10 giorni.

SCUOLA PRIMARIA

Nella scuola primaria, Se c’è un caso positivo in classe, parte la sorveglianza: test antigenico rapido o molecolare quando si scopre il caso di positività, poi un altro dopo 5 giorni dall’ultimo contatto. Se i casi positivi sono due o più, la classe va in quarantena e per 10 giorni le lezioni si svolgono in Dad.

SCUOLA MEDIA E SUPERIORE

Passiamo alla scuola secondaria di I e II grado (medie e superiori). Con un positivo in classe, si attiva l’auto-sorveglianza: lezioni in presenza, ma gli alunni devono indossare le mascherine Ffp2. Con 2 positivile cose cambiano tra vaccinati e non: i non vaccinati, quelli che non hanno la terza dose, quelli che hanno completato il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni e quelli che sono guariti dal Covid da più di 120 giorni, seguono lezioni in Dad; tutti gli altri in presenza con Ffp2. Con 3 positivi, la classe è in quarantena per 10 giorni e in Dad.

TUTTE LE MISURE

NOTA BENE Si tratta di indiscrezioni giornalistiche non ancora ufficiali. Per l’entrata in vigore si attende  il provvedimento governativo ed, eventualmente, la nota ministeriale che pubblicheremo sul nostro sito appena disponibile.

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