Operatori farmacie, laboratori diagnostici e associazioni di volontariato presso le scuole, la Uil Puglia chiede l’intervento della Regione

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“Solo un’attività costante di screening preventivo può permettere alla scuola di garantire la didattica in presenza nella massima sicurezza. Come sosteniamo da tempo, infatti, la prevenzione è l’unica misura che può consentire la tenuta del sistema scolastico e a nulla servono i tamponi somministrati dopo che i contagiati hanno avuto accesso nei locali scolastici”.

Gianni Verga, segretario generale della UIL Scuola Puglia, riporta all’attenzione delle istituzioni locali la proposta, già rappresentata nel corso del tavolo regionale tenutosi lo scorso 21 gennaio dalla UIL Scuola che, spiega il segretario, “consentirebbe di alleggerire la pressione burocratica in cui sono sprofondate le scuole e darebbe respiro ai medici pediatri e di medicina generale, nonché al sistema sanitario più in generale”.

“Ormai è fin troppo evidente che la delibera di giunta regionale del 27 gennaio 2021, relativa ai 355 TOSS, è diventata carta straccia. Sarebbe necessario e urgente un accordo regionale con le associazioni di categoria e la protezione civile per spostare il flusso dei tamponi dalle farmacie, dai laboratori diagnostici e dai drive-in di volontariato nelle scuole. L’obiettivo è invertire l’attività che, con grande impegno, si svolge quotidianamente presso queste strutture, nelle strutture scolastiche, in modo che l’alunno e il lavoratore contagiati non abbiano accesso ai locali scolastici.

“Se le forze in campo non lo consentono – conclude Verga – si faccia ricorso al personale dell’esercito, ma non si può restare inermi. Solo in questo modo si può evitare di chiudere le classi e, in alcuni casi come già accaduto, intere scuole. L’importante è fare presto: ogni giorno di scuola perso avrà significative ripercussioni sulle generazioni future”.

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