Mobilità docenti 2022, passaggio da sostegno a posto comune nei movimenti provinciali ma con percentuali decrescenti fino al 50%

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Mobilità docenti per l’anno scolastico 2022/23: una novità prevista nel nuovo Contratto integrativo valido per il triennio 2022/25 riguarderà il trasferimento da posto di sostegno a posto comune, possibile dopo cinque anni di permanenza.

Il nuovo Contratto Integrativo riguarderà la mobilità del personale docente, ATA ed educativo del triennio 2022/23, 2023/24, 2024/25.

Il trasferimento da posto di sostegno a posto comune

Scartata la prima ipotesi di far confluire il passaggio nella terza fase della mobilità, quella della mobilità professionale, la nuova Bozza presenta invece alcune ulteriori novità.

Va innanzitutto precisato che

“Il personale docente titolare su posto di sostegno della scuola secondaria, ma privo del titolo di abilitazione all’insegnamento su posto comune, non può presentare domanda di mobilità territoriale per cambiare tipologia di posto da sostegno a comune.”

Tale precisazione è dovuta perché in seguito all’espletamento del concorso straordinario per il ruolo di cui al DD n. 510 del 23 aprile 2020 e le assunzioni da GPS finalizzate al ruolo in base all’art. 59 comma 4 del Decreto Sostegni, vi sono attualmente docenti titolari su posto di sostegno, privi però del titolo di abilitazione per la classe di concorso posto comune.

Trasferimento da sostegno a posto comune rientra nella seconda fase dei movimenti

Il trasferimento rientra nella seconda fase dei movimenti, lettera H-ter ” Trasferimento a domanda nella provincia di titolarità da posto sostegno a posto comune dei docenti senza precedenza anche se il trasferimento è per scuole dello stesso comune“.

Ecco la novità:

“Per quanto riguarda i movimenti di cui al punto H-ter, essi vengono realizzati secondo le seguenti aliquote

  • 100% posti disponibili a.s. 22/23
  • 75% posti disponibili a.s. 23/24 
  • 50% posti disponibili a.s. 24/25

Quindi sostanzialmente nulla cambia per le operazioni di mobilità dell’anno scolastico 2022/23, mentre il trasferimento sarà sottoposto ad una aliquota decrescente a partire dall’anno scolastico 2023/24, nell’ottica di salvaguardare più a lungo la titolarità su posto di sostegno.

Ricordiamo che si tratta di una bozza, il testo non è stato ancora pubblicato dal Ministero.

Secondo quanto raccolto da Orizzonte Scuola il testo potrebbe essere firmato solo dal sindacato Cisl e non da FLCGIL, UIL, SNALS e GILDA, con varie motivazioni che abbiamo raccolto in questo articolo

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