Obbligo vaccinale docenti e Ata, per il Consiglio di Stato è legittimo: “Il diritto dei non vaccinati deve cedere di fronte alla necessità di garantire la salute pubblica”

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La terza sezione del Consiglio di Stato, con decreto del presidente Michele Corradino, appena depositato, ha dichiarato “legittimo l’obbligo vaccinale posto a carico dei docenti e del personale scolastico”.

Nel provvedimento si legge che “il diritto all’autodeterminazione dei non vaccinati deve cedere il passo di fronte alla necessità di garantire la salute pubblica e la continuità della didattica in presenza che costituisce strumento di sviluppo della persona umana da improntarsi a criteri di efficienza, solidarietà ed eguaglianza non sempre sufficientemente protetti dalla modalità a distanza”.

“Che la questione dell’obbligo vaccinale non fosse poi così pacifica, lo aveva dichiarato Marcello Pacifico fin dall’estate scorso, quando unico tra i sindacati rappresentativi del pubblico impiego aveva denunciato già l’illegittimità dell’estensione del semplice green pass sul lavoro”, dichiara il sindacato Anief in una nota.

“E ancora una volta, il Consiglio di Stato conferma il suo orientamento nel rigettare una richiesta urgente di sospensione di un obbligo che non ha per i legali ANIEF alcun fondamento giuridico, e che di certo non trova tutti i giudici italiani unanimi, mentre negli USA è stato dichiarato incostituzionale per i lavoratori del privato e sospeso per il personale sanitario e in Slovenia è stato dichiarato incostituzionale per i lavoratori pubblici”, prosegue il comunicato.

Il sindacato prosegue: “Nella motivazione del giudice si legge che è “assolutamente prevalente la tutela della salute pubblica e, in particolare, quella degli studenti e del personale scolastico” ed è ribadita la legittimità costituzionale già richiamata dalla sentenza dello stesso CDS del 20 ottobre 2021, n. 7045, sentenza che però, è stata ritenuta superata dal CGA Sicilia, il 17 gennaio scorso con ordinanza n. 38. L’alto consesso siciliano, infatti, si esprimerà sulla costituzionalità della norma il 16 marzo, alla luce dell’istruttoria richiesta al ministero della Salute e della preminenza della varianza Omicron“.

“Nel frattempo, il Tribunale di Padova, ha rinviato alla Corte di giustizia europea la stessa normativa per violazione della legislazione euro-unitaria. E intanto, nonostante sia stato sospeso lo 0,8% del personale scolastico non vaccinato, più di un milione di studenti continua a seguire le lezioni da casa a causa dell’aumento dei contagi nelle classi, a dimostrazione della inutilità del provvedimento contestato che per il CDS dovrebbe servire proprio a garantire le lezioni in presenza”, aggiunge il sindacato guidato da Marcello Pacifico.

Anief, ad ogni modo, in attesa delle udienze richiamate, sta notificando i primi ricorsi anche presso i Tribunali del lavoro per annullare le sospensioni disposte illegittimamente, senza assegni alimentari o proposte di altre mansioni, e per chiedere comunque la reintegrazione durante la DAD o DDI del personale temporaneamente sospeso“, conclude la nota sindacale.

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