Martedì 1° febbraio incontro Ministero-Sindacati sul rinnovo del contratto. Anief: il piatto piange

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Il 1° febbraio i sindacati rappresentativi sono stati convocati dal ministero dell’Istruzione per un’informativa sull’atto di indirizzo, operazione propedeutica all’inizio della trattativa per il rinnovo del contratto per il personale scolastico.

“Contiamo di cambiare diversi aspetti della parte economica e giuridica, a partire da un riconoscimento delle indennità specifiche per il personale: di sede, di servizio per chi è precario, di rischio biologico e del burnout che nella scuola continua ad imperversare senza che l’amministrazione muova un dito. Sugli aumenti di stipendio si prevede una percentuale del 4% a regime, con l’elemento perequativo che diventerà parte integrante della busta paga con 105 euro lordi medi di incremento da gennaio 2022, più quasi 2mila euro, sempre medi, complessivi per il triennio 2019-2021”, afferma il presidente Marcello Pacifico.

Il sindacalista autonomo rammenta che gli stipendi dei nostri docenti e Ata rimangono comunque “sotto il costo della vita, che nel frattempo è aumentato di 14 punti: invece, a regime, con questi aumenti si andranno a recuperare appena 4 punti percentuali. Quindi occorrono almeno altri 200 euro mensili”. Secondo Pacifico occorre “rivedere le norme che riguardano la parità di trattamento tra personale precario e di ruolo. Vanno inoltre rivisti i profili del personale ATA, dal collaboratore scolastico al Dsga. Vorremmo anche eliminare il vincolo della temporizzazione e riscrivere le regole sulla ricostruzione di carriera per garantire per intero il servizio pre ruolo, ripristinando il primo gradino stipendiale che è stato abolito”.

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