Maturità 2022, tra i presidi c’è chi dice no: “Non ci sono le condizioni per i ragazzi per arrivare sereni ad una prova simile”

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“Due scritti e la prova orale significa di fatto tornare alla maturità pre-Covid, ma a mio avviso non ci sono ancora le condizioni perché gli studenti possano arrivare sereni all’appuntamento affrontando una prova simile”: a dirlo all’Ansa è Rosella Tonti, la dirigente scolastica dell’Istituto omnicomprensivo “De Gasperi-Battaglia” di Norcia.

Piaccia o non piaccia – afferma Tonti – bisogna prendere atto che anche in questo anno scolastico la didattica sta risentendo pesantemente dell’emergenza pandemica. Le classi alternano la presenza alla didattica a distanza, di continuo occorre far fronte a casi di positività. Sarebbe più opportuno procedere con gradualità e quindi introdurre magari la prova scritta di italiano e continuare per quest’anno con la tesina“.

Non ci dimentichiamo che i ragazzi che arrivano a giugno alla maturità vengono da due anni molto difficili e non mi riferisco solo alla didattica, sono stati messi a dura prova sotto ogni aspetto, a cominciare dalla loro vita sociale“, dice ancora Tonti che tiene anche a evidenziare “l’importanza di salvaguardare la loro tenuta psicologica“.

Prima di tutto – insiste la preside – occorre pensare al benessere mentale degli studenti“.

Paventando loro una maturità normale potrebbero vivere i prossimi cinque-sei mesi particolarmente stressati e questo non lo meritano, a maggior ragione i ragazzi di queste zone che prima del Covid hanno dovuto subire anche il dramma del terremoto“, conclude la preside.

Maturità 2022, SCARICA BOZZA ORDINANZA: torna la prova scritta di italiano e la seconda di indirizzo. Poi il colloquio. Si parte il 22 giugno

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