Petizione contro lo schwa e l’asterisco: quasi 9mila firme in poche ore. Firmatari anche Serianni, Barbero e Cacciari

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Fa discutere la petizione sui social network lanciata dal docente, ordinario di Linguistica italiana all’Università di Cagliari, Massimo Arcangeli, contro l’uso dello schwa e dell’asterisco.

Si legge nella petizione su Change.org: “Siamo di fronte a una pericolosa deriva, spacciata per anelito d’inclusività da incompetenti in materia linguistica, che vorrebbe riformare l’italiano a suon di schwa”

La petizione ha raggiunto quasi le 10mila firme e tra i firmatari troviamo Luca Serianni, Edith Bruck, Massimo Cacciari, Alessandro Barbero.

Nell’appello si legge: “I promotori dell’ennesima follia, bandita sotto le insegne del politicamente corretto, pur consapevoli che l’uso della “e” rovesciata” non si potrebbe mai applicare alla lingua italiana in modo sistematico, predicano regole inaccettabili, col rischio di arrecare seri danni anche a carico di chi soffre di dislessia e di altre patologie neuroatipiche”.

Per i firmatari dell’appello, “lo schwa e altri simboli (slash, asterischi, chioccioline, ecc.), oppure specifici suoni (come la “u” in “Caru tuttu”, per “Cari tutti, care tutte”), non sono motivati da reali richieste di cambiamento. Sono invece il frutto di un perbenismo, superficiale e modaiolo, intenzionato ad azzerare secoli e secoli di evoluzione linguistica e culturale con la scusa dell’inclusività”.

Come segnalano più fonti, la petizione ha fatto discutere e intervenire molte utenti a partire dalla scrittrice Michela Murgia, la quale ha voluto ricordare che l’ultima volta in cui qualcuno ha voluto imporre alle persone quali parole utilizzare eravamo nel ventennio fascista.

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