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Il gatto nella cultura contemporanea e nella storia: l’UdA per l’Infanzia “Nelle nostre fattorie”

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Non considerata come giornata celebrativa in tutto il mondo, la Giornata mondiale del gatto viene celebrata in alcuni paesi, tra i quali l’Italia e molti Stati europei, il 17 febbraio. Il Cat Day fondato dagli italiani per sottolineare l’importanza dei gatti si celebra negli Stati Uniti il ​​29 ottobre, mentre il 1° marzo in Russia. Vengono attribuite diverse qualità ai gatti. Alcuni credono che i gatti abbiano un effetto curativo, altri credono che i gatti portino sfortuna (se neri). Si stima che attualmente ci siano 500 milioni di gatti domestici in tutto il mondo e presumibilmente il numero di gatti che vivono nelle strade è molto maggiore.

Perchè il 17 di febbraio

Il giorno del gatto è assegnato proprio a questo giorno perché febbraio è il mese dell’Acquario, il segno zodiacale che caratterizza gli spiriti liberi e indipendenti, e per l’aura di sventura che sia il gatto che il numero 17 condividevano in passato. Nell’antica Roma, il numero 17 era scritto XVII, anagramma di VIXI (ho vissuto). Si dice che i gatti hanno sette o nove vite e, nel corso dei secoli, siano stati adorati, temuti e persino perseguitati.

L’amicizia tra gatti e umani esiste da circa 9.000 anni

L’amicizia tra gatti e umani esiste da circa 9.000 anni e, quando i primi umani uscirono dalle grotte, i felini erano già con loro, immortalati nell’arte rupestre, scolpiti nel legno o nella pietra, e in seguito anche mummificati come i più influenti membri della società, o rappresentanti in figurine d’oro o d’argento.

La Vecchia Signora della Luna e la lince rossa

La tribù dei nativi americani irochesi riteneva, molti secoli fa, che la Vecchia Signora della Luna avesse con sé un compagno da cui non poteva più separarsi: una magnifica lince di colore rosso. Intanto che tesseva la sua tela rotonda con la forma di una magnifica e gialla luna piena, la sua pregiata lince si trovava seduta tranquillamente nelle sue vicinanze o, addirittura, proprio accanto a lei. Ma allorquando la Vecchia Signora si alzò per dare legna al fuoco che si stava per spegnere, la lince afferrò la tela e la disfece, giocando animatamente (come fanno tutti i gatti, per la verità) con i fili. Ragion per la quale, secondo gli indiani d’America, il felino demolisce la luna che, allorquando è piena, diviene ogni mese sempre più sottile, fino a scomparire del tutto. Quando la Vecchia Signora della Luna ricomincia a tessere, la luna ricomincia a crescere.

Il gatto considerato come una guida e come modello da seguire per i cacciatori

Anche gli indiani d’America celebravano il gatto selvatico nell’arte tessile e nelle leggende e nei canti, considerandolo una guida e un modello da seguire per i cacciatori, i quali, come il gatto, essere silenziosi, agili e furtivi. In Sud America i felini non erano meno importanti: secondo la cosmologia Inca, esiste un luogo sotterraneo chiamato Casa della Luna dove vive un grande puma, un animale solare che mastica lentamente la luna, rendendola sempre più sottile.

I gatti hanno iniziato ad essere addomesticati in Cina più di 5.000 anni fa

I gatti hanno iniziato ad essere addomesticati in Cina più di 5.000 anni fa. In passato i gatti, animali misteriosi per eccellenza, erano considerati una sorta di ponte tra il mondo umano e l’universo extrasensoriale, così come si credeva che possedessero poteri magici. Questa visione non è del tutto sbagliata: i gatti, infatti, possono sentire gli ultrasuoni e sono in grado di anticipare eventi che solo in seguito verranno percepiti dai nostri sensi. Esaminano l’ambiente circostante attraverso i loro tastatori (baffi), che li avvisano dei movimenti dell’aria, della presenza di ostacoli e anche delle variazioni dei campi magnetici e della pressione atmosferica.

La cremazione dei gatti morti

Le più grandi civiltà della storia, dall’antica Grecia ai romani, veneravano i gatti e usavano cremare i gatti morti per disperderne le spoglie nei campi come propiziazione per il buon raccolto. Nell’antico Egitto, il gatto era una vera dea, Bastet, figlia del Dio Sole Re, e tutti coloro che ferivano un felino potevano essere condannati a morte.

I Fenici e i gatti a bordo

Fin dai tempi dei Fenici, i primi grandi mercanti marittimi del mondo, si diffuse l’usanza di avere a bordo un gatto, utile per sbarazzarsi dei topi, ma aveva anche doti scaramantiche, oltre a migliorare l’umore dell’equipaggio. Un gatto della nave che è diventato famoso è Simon, che ha persino ricevuto una medaglia.

I nemici della fede

Ad ogni modo, i erano gatti sempre stati venerati dalle culture pagane, quindi erano visti come nemici della fede cristiana. Si credeva inoltre che i gattini appena nati dovessero incidere loro pelle il simbolo croce, altrimenti da grandi si trasformano sulla croce in streghe e stregoni, emissari degli Inferi. Grazie a questo clima di sospetto, ai poveri gatti hanno preso le cose terribili: sono stati bruciati sul rogo, seppelliti vivi, uccisi nei modi più barbari e perfino gettati dalle torri o dai campanili. Si credeva che così rimuovendo il male o la malattia dal villaggio e loro usati come capri espiatori per sfogare le paure della gente. Ma quando i furono uccisi in massa nel Medioevo, quando si credeva che aumentassero i poteri delle streghe, la popolazione dei topi è aumentato in modo significativo in Europa ed è diventata un fattore importante nella diffusione della peste gatti.

Il gatto e la rivalutazione nella società

Quando finalmente i fuochi dell’Inquisizione si sono spesi, il gatto è tornato ad essere il benvenuto nell’immaginario collettivo. In Scandinavia, ad esempio, i gatti svolgono un’importante funzione, controllando che le case e i magazzini non vengano attaccati dai topi. Per questa ragione essi poterono cominciare a dormire vicino ai fornelli, in un luogo privilegiato, ovvero in cucina, a presidio degli alimenti. Si diffonde così l’idea del buon gatto domestico che sta al caldo, in cucina, e aiuta a mantenere il benessere della famiglia. Si stima che attualmente ci siano 500 milioni di domestici in gatti il ​​mondo e il numero di gatti che vivono nelle strade è molto maggiore. E forse, mentre stai leggendo questo articolo, hai un gatto che fa le fusa in grembo: da una carezza, ti porterà sicuramente fortuna.

Un’UdA per riconsegnare dignità agli animali domestici

Pregevole UdA quella predisposta dai docenti della Scuola dell’Infanzia dell’Istituto Comprensivo di Cesiomaggiore BL (ridimensionato da quest’anno) dal titolo “Nelle nostre fattorie: il cane e il gatto” (Coordinatore dell’UdA, nell’anno di sua realizzazione, l’Insegnante Marcolin Diletta).

Si tratta di un’UdA per:

  • Maturare una positiva identità personale e accrescere la fiducia nelle proprie capacità;
  • Costruire un valido rapporto interpersonale.

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