Puntare tutto sul vaccino è stato un flop, Anief: voltiamo pagina, subito ventilazione meccanica e classi sdoppiate per salvare il nuovo anno

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Il Governo sulla scuola non ha fatto centro: è stato un errore avere puntato tutte le carte sulla campagna vaccinale, sopravvalutandone l’efficacia e trascurando alcune cruciali misure non farmacologiche.

A 24 mesi dallo scoppio dell’epidemia da Covid, ci si rende conto che per salvaguardare la didattica, gli alunni e il personale scolastico bisognava investire sul “ricambio d’aria, che si attua con i purificatori e la ventilazione meccanica controllata”.

Lo scrive oggi La Repubblica, che scredita una volta per tutte il “racconto ufficiale” che ha “accreditato l’idea che i vaccinati non trasmettessero l’infezione (o lo facessero assai raramente), o che la vaccinazione di massa avrebbe potuto assicurare l’immunità di gregge. Di qui lo scarso interesse per altri tipi di intervento, primo fra tutti la messa in sicurezza degli ambienti chiusi”. Ne consegue che “in vista del quarto anno scolastico dallo scoppio dell’epidemia, siamo ancora una volta in ritardo. L’esperienza di chi ci ha provato suggerisce che, per attrezzare le aule scolastiche contro il contagio, tra procedure burocratiche, scelta dei macchinari, interventi edilizi, occorrono come minimo sei mesi. Se si vuole ancora fare qualcosa occorre muoversi. Adesso”.

L’analisi del quotidiano è obiettiva e lucida: Anief sostiene da tempo che avere affrontato il Covid solo con il vaccino è stato e rimane un errore strategico. Ancora di più perché si è andati a discriminare gli alunni, ce ne sono attualmente oltre 300mila in didattica digitale integrata, e il personale, con migliaia di docenti e Ata sospesi e rimasti senza stipendio, una decisione sulla quale nelle prossime settimane toccherà ai tribunali decidere se era consona.

“L’evoluzione del Covid e i risultati fallimentari della politica in ambito scolastico, alla lunga ci stanno dando ragione su tutta la linea – dice oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief -. A questo punto è bene ammettere gli errori e voltare pagina: basta con le discriminazioni e apriamo la didattica a tutti in sicurezza. Per farlo, però, bisogna partire subito, così da riprendere le lezioni a settembre: quindi, investiamo ora sulla ventilazione meccanica, piuttosto che sulla vaccinazione, attuiamo lo sdoppiamento delle classi e adeguiamo il personale scolastico. In questo modo, se dovesse arrivare la quinta ondata del Covid19 saremo più preparati e sicuri: e, in ogni caso, avremo scuole finalmente più sicure e che offrono una didattica migliore”.

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