Stipendi “piccoli” per le supplenze non considerate, Anief: il Tribunale di Bologna restituisce a un docente 4mila euro e gli dà una busta paga più alta

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Anief – Il servizio svolto dagli insegnanti precari vale esattamente come quello dei colleghi già di ruolo. E quando il docente viene assunto a tempo indeterminato, tutte le supplenze devono rientrare in questa logica. A ricordarlo al ministero dell’Istruzione, ma anche a quello dell’Economia e delle Finanze, è stato il Tribunale di Bologna che ha assegnato ad un docente quasi 4mila euro, più gli interessi legali, perché lo Stato da anni gli assegnava uno stipendio privo di una parte del servizio svolto come supplente: ciò ha rallentato il passaggio da uno scatto stipendiale e l’altro.

Il giudice del lavoro del capoluogo emiliano ha esaminato il caso e disposto “il diritto della ricorrente al riconoscimento delle progressioni economiche conseguenti all’anzianità di servizio maturata durante il periodo di precariato” e quindi condannato il Ministero convenuto a pagare le differenze retributive pari ad Euro 3.968,75, oltre interessi legali”. Inoltre, sempre il Tribunale di Bologna ha deciso che il Ministero dell’Istruzione dovrà farsi carico del “pagamento delle spese di lite liquidate in Euro 3.200,00 per compensi, oltre spese generali IVA e CPA, da distrarsi”. Al docente, infine, è stata assegnata una posizione di carriera più favorevole, proprio a seguito del passaggio ad una fascia stipendiale automatica più alta.

COME RECUPERARE GLI ANNI

Anief ricorda che sulla ricostruzione di carriera comprensiva dei servizi di supplenza si è recentemente pronunciato, in modo favorevole, anche il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa: la posizione è stata presa in risposta della denuncia di Anief già accolta dal Comitato europeo dei diritti sociali, sempre sulla esigenza di equiparare il lavoro precario a quello a tempo indeterminato e cancellare l’abuso di precariato. È ancora possibile ricorrere giudice del lavoro per ottenere il recupero degli scatti stipendiali del periodo pre-ruolo come docente e Ata: il ricorso può essere presentato sia da lavoratori precari che da dipendenti già assunti a tempo indeterminato.

IL CALCOLO DEI SOLDI DA RECUPERARE

Dunque, è sempre possibile ricorrere per vedersi riconosciuto il diritto all’integrale ricostruzione di carriera commisurata agli effettivi anni di servizio non di ruolo e per ottenere immediatamente il corretto inquadramento stipendiale. Anief mette a disposizione di tutti i dipendenti scolastici un Calcolatore online che gratuitamente, in pochissimi minuti, quantifica il recupero delle differenze retributive. Le somme da recuperare, attraverso il ricorso al giudice, variano da 1.000 a 40.000 euro, con punte di centinaia di migliaia di euro non assegnati al lavoratore, a seconda dalla propria carriera di docente e Ata.

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