Pagare ai supplenti i giorni di ferie non utilizzati, il giudice ordinario di Parma non transige. Accolto ricorso di Anief

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Ai docenti precari della scuola pubblica che hanno stipulato un contratto di supplenze fino al 30 giugno vanno pagate le ferie non godute.

A confermarlo è stato il Tribunale ordinario di Parma, sezione Lavoro, che accogliendo il ricorso prodotto dai legali Anief ha assegnato circa 1.400 euro, più gli interessi legali, a una insegnante che per due anni scolastici aveva stipulato un contratto a termine senza vedersi assegnati i compensi relativi a tutti i giorni di ferie mai utilizzati.

Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief, “i giudici continuano a mettere ordine sul mancato riconoscimento economico per i giorni di ferie non usufruiti durante le supplenze: non si comprende perché lo Stato abbia deciso, se non per tentare di fare cassa sulla pelle dei precari, un supplente debba essere considerato un lavoratore a cui sottrarre diritti e compensi. Noi non accetteremo mai questo sopruso e per questo abbiamo creato da qualche settimana un affidabile Calcolatore online, attraverso il quale il docente, ma anche il lavoratore Ata, ha la possibilità diretta, direttamente da casa, di quantificare in pochi minuti una stima delle somme che si possono recuperare attraverso i tribunali, per le ferie non godute come per tante altre ‘voci’ stipendiali volatilizzate”.

Il sindacato ricorda che è sempre possibile presentare ricorso per recuperare i giorni di ferie non monetizzati.

LA SENTENZA

Con l’udienza del 15 febbraio 2022, la Camera di Consiglio ha condannato il ministero dell’Istruzione, “in accoglimento del ricorso” ad assegnare “il titolo di indennità sostitutiva per le ferie non godute negli anni scolastici 2017/2018 e 2018/2019 l’importo complessivo di euro 1370,42, oltre interessi legali dal dovuto al saldo”. Inoltre, il giudice del Tribunale di Parma ha condannato lo stesso ministero “a rifondere” alla ricorrente “le spese di lite, liquidate in euro 1500,00 per compensi professionali, euro 49,00 per spese, oltre spese generali, iva e cpa da distrarsi a favore dei difensori dichiaratisi antistatari”.

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