Supplenti covid, sindacati convocati il 3 marzo dal Ministero: migliaia di docenti e Ata in attesa per la proroga dei contratti

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Arriva una convocazione tanto attesa per i supplenti docenti e Ata facente parte dell’organico aggiuntivo covid: l’amministrazione ha convocato le organizzazioni sindacali per giovedì 3 marzo alle ore 12. 

L’incontro era molto atteso in quanto, come sappiamo i contratti del personale aggiuntivo scadono il 31 marzo 2022. Nonostante le rassicurazioni da parte della politica, con la sottosegretaria Floridia in testa, al momento, la questione rinnovo fino a giugno sembra in altomare.

La proroga dei contratti è sì svincolata dalla fine dello Stato di emergenza ma resta il fatto che il Governo, per poter permettere a migliaia di insegnanti e Personale ATA di poter lavorare fino a giugno, dovrà aggiungere risorse ad hoc. Così come previsto dalla legge di bilancio 2022.

Infatti, come abbiamo spiegato in precedenza, la egge di Bilancio prevede la proroga del personale docente e ATA prevista fino al termine delle lezioni, che varia in base ai calendari scolastici regionali:

Al fine di corrispondere alle esigenze delle istituzioni scolastiche connesse all’emergenza epidemiologica, il termine dei contratti sottoscritti ai sensi dell’articolo 58, comma 4-ter, lettere a) e b), del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106, può essere prorogato fino al termine delle lezioni dell’anno scolastico 2021/2022 nel limite delle risorse di cui al secondo periodo.

L’operazione vale 400 milioni di euro per l’anno 2022.

La nota ministeriale 1376 del 28/12/21 fornisce le indicazioni per prorogare i contratti del personale docente e ATA Covid al 31 marzo, la stessa di fine dello stato di emergenza. “Tenuto conto dei tempi tecnici di assegnazione delle risorse e della necessaria azione di monitoraggio e coordinamento con gli uffici scolastici regionali, in una prima fase, il termine di scadenza delle proroghe è individuabile nella data del 31 marzo 2022“, scrive Viale Trastevere, che poi puntualizza: “sarà cura dello scrivente Dipartimento, d’intesa con il Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione e con i competenti uffici scolastici regionali, fornire ulteriori indicazioni per la prosecuzione dei rapporti contrattuali fino al termine delle lezioni dell’anno scolastico 2021/2022.

Proprio nei giorni scorsi i sindacati avevano lanciato un appello a tal proposito: ci aspettiamo un riconoscimento dalla Presidenza del Consiglio attraverso il finanziamento degli ultimi mesi sino al termine delle attività didattiche, evitando interruzioni che arrecherebbero danno agli studenti e all’ordinaria offerta formativa. È un appello accorato – afferma Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl Scuola – che non può essere disatteso; ci saranno sicuramente fondi ed economie già nelle casse del Ministero dell’Istruzione; si finanzino al più presto i fabbisogni richiesti dai Ds perché i tempi sono molto stretti e al 31 marzo più di 70.000 persone rischiano di non avere più il contratto di lavoro”.

Consideriamo doveroso e fondamentale prorogare fino a giugno i contratti in scadenza a marzo , stipulati sulla base dell’organico aggiuntivo covid e che coinvolgono in massima parte i collaboratori scolastici”, scriveva pochi giorni fa la segretaria generale dello Snals Elvira Serafini.

L’emergenza sanitaria ha dimostrato che lo Stato ha potuto contare nei momenti difficili sul prezioso contributo di lavoratori che , anche nelle estreme situazioni di rischio e di pericolo, hanno garantito l’apertura delle scuole in sicurezza svolgendo con abnegazione e senso del dovere il lavoro loro assegnato. È giunto il momento di riconoscere alla scuola e a tutti i lavoratori il valore che meritano”, conclude Serafini.

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