Alunni che hanno parenti dove c’è la guerra in Ucraina, che fare? Rossi: “Ecco come gestire la situazione in classe” [VIDEO]

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“Si tratta di una guerra mediatica. Cosa è giusto dire ai bambini più piccoli e a quelli più grandi? Gli alunni ci chiedono rassicurazioni, questo è chiaro. Le informazioni sono tante e quindi la domanda è come porsi come adulti. Dobbiamo pensare che i bambini e ragazzi chiedono una base sicura”.

Lo ha detto Stefano Rossi, psicopedagogista, intervenuto nel corso del live di Os Tv dedicato proprio al racconto della guerra in classe alla luce del conflitto russo-ucraino attualmente in corso.

Dobbiamo essere una sorta di cerchio della sicurezza. Serve il nostro sguardo, che non deve essere tremolante. Dobbiamo calmare l’angoscia degli alunni“, aggiunge l’esperto.

Oggi serve la responsabilità di prenderci il tempo. Il gesto che sintetizza meglio è quello del sedersi accanto. Noi non dobbiamo avere l’obiettivo di tappare le emozioni dei ragazzi e dei bambini, per proteggerli. Il cuore del bambino o del ragazzo non può non sentire il nostro sentire e quindi noi dobbiamo offrire il nostro ascolto“, spiega Stefano Rossi.

Cosa dire agli alunni o studenti di origine ucraina che hanno parenti nelle zone del conflitto? “Bisognerebbe offrire uno spazio d’ascolto individualizzato, scrivere tante emozioni su un foglio“, avverte lo psicopedagogista.

Poi c’è la strategia della cornice, che è importante – aggiunge Rossi -. Aiutarlo a fargli capire che lui si trova al sicuro. Possiamo chiedere ai compagni di classe per una risonanza di empatia. Coinvolgere dunque i compagni con un abbraccio collettivo, ad esempio. Non dobbiamo avere paura delle lacrime. Chiedere al resto della classe di partecipare, potrebbe sicuramente essere utile“.

E ancora: “Si potrebbe pensare di scrivere una lettera a Putin o all’Unione Europea, come piccolo gesto che potrebbe aiutarci a combattere l’impotenza di poter risolvere la situazione per quell’alunno”. A livello di educazione civica bisogna stimolare la classe. Cosa possiamo fare di piccolo?

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