Piano Rigenerazione scuola, Floridia: “Miriamo ad una nuova cittadinanza, un nuovo modello sociale”

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“Ci ritroviamo oggi a discutere di temi di grande rilevanza nella nostra società, temi che divengono sempre più la cartina di tornasole per misurare la capacità di un Paese, e dei suoi spazi di convivenza e condivisione, di guardare al futuro abbracciando modelli di sostenibilità fondati sul rispetto della dignità dell’individuo, della democrazia e dello stato di diritto”.

È quanto afferma il sottosegretario agli Affari Esteri Benedetto Della Vedova in un videomessaggio trasmesso
nel corso dell’evento di presentazione del Piano ‘RiGenerazione Scuola’ ai rappresentanti degli Stati membri del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa. L’incontro è organizzato dal Ministero dell’Istruzione nell’ambito del semestre di Presidenza italiana del Consiglio d’Europa.

“Questo spazio di confronto e di promozione dei valori, in cui tutti noi crediamo fermamente, diviene piattaforma di resistenza rispetto alla guerra di aggressione condotta dalla Federazione russa contro il popolo e le istituzioni ucraine. Un conflitto ingiustificato ed ingiustificabile che viola qualsiasi norma del diritto internazionale e che alimenta una delle più gravi catastrofi umanitarie in Europa dal secondo dopoguerra ad oggi”.

“Proprio nel quadro del deterioramento del clima sui grandi temi della pace e della sicurezza, dei diritti umani e della legalità, che si impone a tutti noi, con sempre maggiore urgenza, un rinnovato impegno per la ricostruzione della fiducia del dialogo partendo proprio dai più giovani e dalla scuola”, prosegue Della Vedova sottolineando che “il Consiglio d’Europa è una parte fondamentale di tale impegno”.

“Il piano ‘RiGenerazione Scuola‘ – spiega -, con la creazione di una Green Community, integra in pieno lo spirito della nostra presidenza e dei valori ed obiettivi del Consiglio d’Europa contribuendo alla promozione di una educazione alla cultura della democrazia, dei diritti e delle libertà fondamentali di cui la tutela dell’ambiente e le scelte sostenibili sono elementi ormai imprescindibili”.

“La parte innovativa – continua – è nel mettere a sistema l’esistente ma soprattutto stanziare risorse dedicate a questo compito fondamentale della scuola per accompagnare alla transizione che sia non solo ecologica ma anche culturale. Il Piano mette a disposizione delle scuole non solo risorse economiche ma anche scientifiche, dà la possibilità alle scuole di poter immediatamente già avere a disposizione esperti di temi ambientali. Inoltre, fondamentale è l’istituzione di una green community che metta a sistema tutte quella realtà, organizzazioni, enti pubblici e privati, aziende che possano aiutare tutte le scuole a iniziare questo percorso o a implementarlo. Molte scuole, tra l’altro, hanno già cominciato a parlare di educazione alla sostenibilità”.

“Il piano Rigenerazione scuola va dunque a potenziare – prosegue – quella disciplina presente in tutti gli ordini e gradi di scuola, l’educazione civica, dando risorse ed esperti alle scuole. Gli obiettivi sono sicuramente ambientali ma anche sociali. La possibilità di effettuare attività che sono momenti di risocializzazione. Dopo la fase pandemica avevamo bisogno di riacquistare in modo equilibrata la socialità. Mai come in questo momento l’inclusione, lo stare insieme agli altri, può nutrire il dialogo e quindi l’educazione alla pace. Abbiamo anche obiettivi economici: i ragazzi devono acquisire la consapevolezza della necessità di nuovi modelli produttivi, devono conoscere e comprendere che cos’è la bioeconomia, l’economia circolare”.

Il piano sistemico nazionale strutturato dal Ministero dell’Istruzione mira ad “educare a una nuova cittadinanza, ad un nuovo modello educativo e abitativo, un nuovo modello sociale“, ha sottolineato la sottosegretaria all’Istruzione, Barbara Floridia, che ha aperto i lavori. Intervengono inoltre il presidente di Asvis- Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Pierluigi Stefanini, l’amministratore delegato di Itelyum, Marco Codognola, la Direttrice dell’Ufficio di Venezia del Consiglio d’Europa, Luisella Pavan-Woolfe. Conclude i lavori il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.

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