Guerra in Ucraina, Bianchi: “Oltre 16mila gli studenti profughi accolti, grazie ai docenti e ai presidi per il lavoro straordinario svolto” [VIDEO]

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Audizione del Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi presso la Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza sulle iniziative da adottare a favore delle bambine, dei bambini e degli adolescenti che si trovano in Ucraina e dei profughi minori di età provenienti da questa zona di conflitto.

“16.045 gli studenti ucraini accolte nelle scuole italiane, a settembre saremo attorno ai 28-30mila”, afferma il ministro dell’Istruzione. Poi aggiunge: “Pochi profughi hanno chiesto asilo politico in Italia, l’intenzione è quella poi di tornare in patria. Il governo ucraino è stato chiaro su questo, vogliano che i ragazzi tornino prossimamente in patria. C’è anche una piattaforma dedicata, il Ministro dell’Istruzione ucraino ha insistito molto”.

Poi aggiunge: “La dislocazione dei profughi è varia sul territorio nazionale, il 22% in Lombardia, il 18% in Emilia-Romagna, l’8% in Piemonte fino all’1% in Sardegna”. Quindi più del 90% ha tra i 3 e gli 13 anni. La concentrazione è ancora più evidente se si analizza la distribuzione per province: in Abruzzo sono principalmente a Pescara, in Campania a Napoli, in Calabria a Vibo Valentia, nel Lazio, Roma ospita il 66% di studenti”. 

E ancora: “Se la crisi ucraina perdura, la scuola italiana ha bisogno di risorse. Nella nuova legge di bilancio bisogna mettere più risorse per la scuola  lo dico in maniera chiara. A settembre non ci sarà più il personale Covid con il quale abbiamo finora affrontato l’emergenza Ucraina. Serve personale straordinario con competenze mirate”. 

“I genitori ucraini, tenendo presente che la maggior parte delle persone arrivate in Italia sono donne e bambini, stanno soffrendo di fortissime divisioni, noi dobbiamo dare continuità rispetto al percorso scolastico intrapreso dai ragazzi in Ucraina perché è necessario che ritornino. La permanenza lunga è un tema che si stanno ponendo le autorità ucraine e quelle europee anche perché la ricostruzione delle scuole sarà un processo lungo. Altro problema è considerare che l’obbligo scolastico in Ucraina è a 14 anni, da noi a 16”. 

“Noi siamo in dialogo continuo con tutti i ministri dell’Istruzione europei, con tutte le autorità continentali. Devo ringraziare la scuola italiana per l’accoglienza, un lavoro straordinario. Ci siamo posti il problema della
formazione e una parte del piano estate deve servire per affrontare una situazione di inclusione”. 

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