Riforma reclutamento, vincolo triennale per chi vincerà il concorso. Decreto approvato [TESTO in PDF]

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La riforma del reclutamento degli insegnanti è realtà. Il governo ha varato il decreto legge dopo una giornata tumultuosa.

Adesso si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento, però, non è ancora definitivo: dovrà passare il vaglio del Parlamento prima di diventare legge.

Una delle novità che farà discutere gli addetti ai lavori e non solo riguarda la mobilità. L’esecutivo fa un passo indietro rispetto a quanto previsto con gli ultimi interventi. I futuri vincitori dei concorsi potranno chiedere trasferimento, ma anche assegnazione e utilizzazione provvisoria in altro istituto, solo dopo tre anni di servizio nella scuola a cui sono stati assegnati. Un nuovo dietrofront, pertanto, rispetto alle scelte di pochi mesi fa, che consentono lo spostamento dopo l’anno di prova.

Il testo

In caso di superamento del test finale e della valutazione finale positiva, il docente è cancellato da ogni altra graduatoria, di merito, di istituto o a esaurimento, nella quale sia iscritto ed è confermato in ruolo presso la stessa istituzione scolastica ove ha svolto il periodo di prova. Il docente è tenuto a rimanere nella predetta istituzione scolastica, nel medesimo tipo di posto e classe di concorso, per non meno di tre anni, compreso il periodo di prova, al quale può aggiungersi il periodo necessario per completare la formazione iniziale e acquisire l’abilitazione, salvo che in caso di sovrannumero o esubero o di applicazione dell’articolo 33, commi 5 o 6, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, limitatamente a fatti sopravvenuti successivamente al termine di presentazione delle istanze per il relativo concorso. 6. In deroga a quanto stabilito dal comma 5, il docente può presentare domanda di assegnazione provvisoria e utilizzazione nell’ambito della provincia di appartenenza e può accettare il conferimento di supplenza per l’intero anno scolastico per altra tipologia o classe di concorso per le quali abbia titolo.

TESTO APPROVATO DAL GOVERNO (PDF)

NOTA BENE Il testo pubblicato è quello che è stato approvato dal Consiglio dei Ministri. Adesso, dopo il passaggio per la firma del Presidente della Repubblica, sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Poi sarà incardinato in Parlamento (probabilmente prima al Senato e poi alla Camera) per essere approvato entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

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