Commissione Infanzia: “Per i profughi ucraini prevedere piano estate, accoglienza e formazione dei docenti”

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La Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza ha approvato all’unanimità una risoluzione che impegna il governo “a sostenere anche attraverso la destinazione di congrue risorse, l’integrazione, a partire dagli interventi previsti dal ‘Piano estate 2022’, in via di definizione dal ministero dell’Istruzione e per tutto il prossimo anno scolastico, specifici progetti di accoglienza, consolidamento dell’apprendimento della lingua italiana, socializzazione, partecipazione ad attività culturali, artistiche e sportive a sostegno dei bambini profughi ucraini accompagnati da percorsi specifici di mediazione culturale e linguistica, che includano anche i minori stranieri non accompagnati”.

Nella stessa risoluzione, relatore il deputato Pd Paolo Lattanzio, sull’affare n. 1122 “sulle iniziative da adottarsi a favore dei bambini e degli adolescenti che si trovano in Ucraina e dei profughi minori di età provenienti da questa zona di conflitto” si chiede inoltre di “prevedere specifiche attività per la formazione dei docenti coinvolti nelle diverse fasi dell’accoglienza e della formazione dei minori”.

Si impegna il governo a “valutare l’opportunità di realizzare una sezione del sito web istruzione dedicata alla condivisione di buone pratiche educative in un’ottica di pedagogia dell’emergenza nella didattica, nonché a considerare ai fini dell’integrazione scolastica, i libri quali beni di prima necessità, anche attraverso il coinvolgimento della filiera editoriale, altresì, ad adottare, entro l’avvio del prossimo anno scolastico, per i minori accolti, i testi scolastici in forma cartacea o digitale, o strumenti alternativi ai libri di testo anche in lingua ucraina”.

La Commissione impegna il governo ad “adottare iniziative per integrare rapidamente i minori accolti di qualsiasi età nei principali programmi di apprendimento formale, informale e non formale e per fornire sostegno educativo e pedagogico specializzato a coloro che hanno esigenze supplementari, anche attraverso il sostegno di corsi di lingua specifici e la collaborazione con insegnanti ucraini, nonché con insegnanti che parlano l’ucraino e/o lingue minoritarie pertinenti, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili”.

Si chiede infine di “promuovere azioni di sostegno agli enti locali, in particolare a livello comunale, anche prevedendo la costituzione di tavoli dell’accoglienza locale, costituita dal comune, dalle Aziende sanitarie locali, dalle scuole, dalle associazioni del Terzo settore più attive nel campo dell’accoglienza e dalle parrocchie, in collaborazione con la Prefettura, la Questura, i servizi sociali del comune, e i garanti regionali competenti in materia di infanzia e adolescenza” e di “interloquire costantemente con la Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza al fine di avere un quadro aggiornato degli interventi volti alla tutela dei minori profughi ucraini e delle loro famiglie”.

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