Esame terza media 2022, dall’ammissione alla certificazione delle competenze, dalle prove al voto finale. FAQ

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Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione a.s. 2021/22: ammissione, non ammissione, certificazione delle competenze, prove e voto finale. FAQ

Ordinanza

D. Da quali disposizioni è disciplinato l’esame di Stato di primo grado a.s. 2021/22?

R. L’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione a.s. 2021/22 è disciplinato dall’OM n. 64/2022, nonché dal DM n. 741/2017 per quanto non previsto nell’OM e per quanto con essa compatibile (il DM n. 741/17 e il D.lgs. n. 62/2017 costituiscono la normativa “ordinaria”, applicata prima dell’avvento della pandemia).

Ammissione/non ammissione – Voto di ammissione

D. Quali sono i requisiti d’ammissione agli esami?

R. Sono ammessi all’esame di Stato i candidati che sono in possesso dei seguenti requisiti:

  • aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fatte salve le eventuali motivate deroghe deliberate dal collegio dei docenti, anche in riferimento all’emergenza epidemiologica;
  • non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all’esame di Stato prevista dall’articolo 4, commi 6 e 9 bis, del  DPR n. 249/1998.

D. Le prove nazionali Invalsi costituiscono requisito d’ammissione?

R. Sebbene si svolgano, le prove nazionali Invalsi non costituiscono requisito di ammissione all’esame a.s. 2021/22. Pertanto, il candidato, che non svolge le prove, è comunque ammesso all’esame.

D. In quali casi il consiglio di classe delibera la non ammissione all’esame di Stato?  

R. Il consiglio di classe, leggiamo nell’articolo 1/3 dell’OM n. 64/2022, può deliberare, con adeguata motivazione, la non ammissione all’esame conclusivo del primo ciclo, nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, quindi in caso di una o più insufficienze.

D. Quali criteri si seguono nell’attribuzione del voto di ammissione all’esame?

R.  Il consiglio di classe, in sede di scrutinio finale, attribuisce il voto di ammissione in decimi, tenendo conto del percorso triennale dell’alunno, in coerenza con i criteri e le modalità definiti dal collegio dei docenti e inseriti nel PTOF.

D. Il voto di ammissione può essere espresso con frazioni decimali?

R. No, il voto di ammissione va espresso in decimi, senza frazioni decimali.  Approfondisci volto di ammissione

D. Quando va predisposta le certificazione delle competenze per gli alunni delle classi terze?

R. La certificazione delle competenze va redatta dal consiglio di classe in sede di scrutinio finale e rilasciata ai soli alunni che superano l’esame.

D. Quale modello va utilizzato ai fini della certificazione delle competenze?

R. La certificazione delle competenze è redatta utilizzando il modello nazionale allegato (Allegato B) al DM n. 742/2017.

D. Nella certificazione delle competenze rientrano pure gli esiti delle prove nazionali invalsi?

R. La certificazione delle competenze è integrata da due sezioni predisposte dall’Invalsi: una sezione descrive i livelli conseguiti dall’alunna e dall’alunno nelle prove nazionali di italiano e matematica; un’altra sezione certifica le abilità di comprensione e uso della lingua inglese ad esito della prova scritta nazionale.

Commissione e sottocommissione

D. Da chi è composta la commissione d’esame?

R. La commissione d’esame è composta da tutti i docenti dei consigli delle classi terze, compresi i docenti di sostegno, di strumento musicale e di religione cattolica/attività alternativa.

D. Le sottocommissioni da chi sono composte?

R. Le sottocommissioni, in cui si articola la commissione d’esame, sono composte dai docenti dei singoli consigli delle classi terze.

D. Chi presiede la commissione d’esame?

R. La commissione è presieduta dal dirigente scolastico oppure da un suo collaboratore (nominato ai sensi dell’art. 25, comma 5, del D.lgs. 165/2001) in caso di impedimento, assenza o reggenza di altra scuola da parte del dirigente. Tra i casi di impedimento rientra la partecipazione, in qualità di presidente, agli esami di Stato conclusivi del secondo ciclo di istruzione.

D. E’ prevista la partecipazione a distanza per i commissari?

R. Sì, nel caso in cui uno o più componenti della commissione d’esame siano impossibilitati a seguire i lavori in presenza, a seguito di specifiche disposizioni sanitarie legate all’emergenza epidemiologica, il presidente della commissione può disporre la partecipazione degli interessati in videoconferenza o altra modalità telematica sincrona.

Quando si volge l’esame

D. Quando si svolge l’esame?

R. L’esame si svolge nel periodo compreso tra il termine delle lezioni e il 30 giugno 2022, salvo diversa disposizione legata all’andamento della situazione epidemiologica.

Prove

D. Quali prove svolgono gli alunni in sede d’esame?

R. L’esame consiste in tre prove: prova scritta di italiano; prova scritta di matematica; colloquio.

D. In cosa consiste la prova di italiano?

R. La prova di italiano consiste nella produzione di un testo narrativo o descrittivo ovvero nella comprensione e sintesi di un testo letterario, divulgativo, scientifico anche attraverso richieste di riformulazione.

D. Come si predispone la prova di italiano?

R. La commissione (in sede di riunione preliminare) predispone tre terne di tracce con riferimento alle summenzionate tipologie testuali. Il giorno della prova la commissione sorteggia una delle tre terne e ciascun candidato svolge la prova scegliendo una delle tre tracce sorreggiate.

D. In cosa consiste e come si predispone la prova di matematica? 

R. La commissione (in sede di riunione preliminare) predispone almeno tre tracce, ciascuna riferita alle due seguenti tipologie: a) problemi articolati su una o più richieste; b) quesiti a risposta aperta. Si evidenzia che, nel caso siano proposti più problemi o quesiti, le relative soluzioni non devono essere dipendenti l’una dall’altra, in modo da evitare che la loro progressione pregiudichi l’esecuzione della prova medesima. Il giorno della prova la commissione sorteggia la traccia che viene proposta ai candidati.

D. Come si svolge il colloquio? 

R. Il colloquio:

  1. è condotto collegialmente dalla sottocommissione;
  2. è finalizzato a valutare il livello di acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze descritte nel profilo finale dello studente previsto dalle Indicazioni nazionali;
  3. deve articolarsi in modo da accertare altresì le capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, di collegamento organico e significativo tra le varie discipline di studio;
  4. è volto a valutare anche il livello di padronanza delle competenze relative alla lingua inglese e alla seconda lingua comunitaria, nonché delle competenze relative all’insegnamento dell’educazione civica;
  5. prevede lo lo svolgimento di una prova pratica di strumento, per i percorsi a indirizzo musicale.

Da quanto detto, in particolare da quanto riportato nel punto 3, il colloquio non potrà essere una semplice interrogazione nelle singole discipline, ma dovrà piuttosto essere interdisciplinare.

D. E’ possibile che un singolo candidato svolga il colloquio a distanza?

R. Sì, in caso sia impossibilitato a lasciare il proprio domicilio, il candidato può svolgere l’esame in video conferenza o in altra modalità telematica sincrona, a condizione che: presenti apposita istanza (la presentano i genitori); l’istanza sia accompagnata da idonea documentazione che attesti la causa/e di impossibilità a lasciare il proprio domicilio.

D. E’ possibile svolgere le prove scritte a distanza?

R. No, l’OM prevede espressamente che le prove scritte sono svolte in ogni caso in presenza.

D. Come sono valutate le prove e il colloquio?

R. Le prove e il colloquio sono valutati in decimi.

Voto finale

D. Come si attribuisce il voto finale?

R. Il voto finale scaturisce dalla media tra: voto di ammissione (espresso in decimi senza frazioni decimali, in sede di scrutinio finale, dal consiglio di classe) e media dei voti delle prove scritte e del colloquio. Approfondisci Foglio di calcolo

D. Quando si può attribuire la lode?

R. La commissione può attribuire, con deliberazione all’unanimità, la lode tenendo conto di: valutazioni conseguite dall’alunno nel percorso scolastico del triennio; esiti delle prove d’esame.

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