Dopo il covid si torna a bocciare: nella scuola superiore l’8,3% di alunni non ammesso alla classe successiva. I DATI

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Si torna a bocciare nella scuola secondaria di secondo grado: secondo il Focus pubblicato recentemente dal Ministero dell’istruzione i numeri delle bocciature nell’anno scolastico 2020/2021 sembrano equivalersi con quelli del 2019, ovvero prima del covid.

L’8,3%, pari a circa 180mila alunni, è il valore che è stato raccolto di alunni non ammessi nella scuola superiore. Lo stesso valore percentuale dell’estate 2019, dunque lontano dalla pandemia, ricorda La Repubblica.

Lo studio si basa sui dati provenienti dall’Anagrafe Nazionale Studenti, che contiene i percorsi individuali di tutti gli studenti frequentanti il sistema nazionale di istruzione, integrata con gli esiti degli studenti delle scuole secondarie di II grado di Bolzano e della Valle d’Aosta.

Nell’anno scolastico 2020/2021 sappiamo infatti che è stata reintrodotta la sospensione del giudizio per gli studenti che non hanno conseguito la sufficienza in una o più discipline, prevista nel DPR 122 del 2009; tuttavia, nella valutazione finale, il consiglio di classe ha dovuto tenere conto anche della complessità del processo di apprendimento per gli studenti in un contesto emergenziale ancora in essere.

Nella nota ministeriale n. 699 del 6 maggio 2021, infatti, è stato specificato che “il processo valutativo sul raggiungimento degli obiettivi di apprendimento avverrà in considerazione delle peculiarità delle attività didattiche realizzate, anche in modalità a distanza, e tenendo debito conto delle difficoltà incontrate dagli alunni e dagli studenti in relazione alle situazioni determinate dalla già menzionata situazione emergenziale, con riferimento all’intero anno scolastico.”

Da segnalare, che per la prima volta i bocciati del secondo anno di scuola superiore nel 2021 hanno superato quelli della prima classe: il 10,5% contro l’8,5%. Dato piuttosto interessante dato che nella scuola secondaria, è stata sempre la prima la classe dove si registravano percentuali di bocciature superiori alle altre classi.

I licei registrano il maggior numero di ammessi alla classe successiva (94,9%), seguono gli indirizzi tecnici (88,2%), gli indirizzi professionali (87,6%) e gli indirizzi di Istruzione e Formazione Professionale in sussidiarietà presso le scuole (87,1%).

Inoltre, la percentuale di studentesse e di studenti non ammessi alla classe successiva per mancata validità dell’anno scolastico è in linea con i valori registrati negli anni scolastici precedenti alla pandemia (2,7%)

Il fenomeno degli studenti che non hanno frequentato almeno i tre quarti del monte ore annuale previsto dal percorso curriculare è più rilevante nel secondo e nel terzo anno di corso (rispettivamente 3% e 2,9%), in particolare, nei percorsi professionali, quasi 7 frequentanti su 100 non vengono ammessi alla classe successiva per aver superato il limite massimo di ore di assenza previste nel corso dell’anno, senza giustificati motivi.

IL FOCUS

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