Bonus 200 euro, attesa per docenti e Ata: proviamo a fare chiarezza

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Il bonus 200 euro è la misura messa in atta dal governo per contrastare il caro-vita, così come previsto dall’art. 31, comma 1, D.L. 17 maggio 2022, n. 50. C’è già chi lo ha avuto, come i pensionati e i percettori di reddito di cittadinanza. Altri sono in attesa, come i lavoratori dipendenti della scuola. Cerchiamo di fare chiarezza in base alle informazioni a nostra disposizione.

NOTA BENE La situazione è aggiornata al 5 luglio. In caso di novità, ci saranno tempestivi aggiornamenti sul nostro sito

Il beneficio, come è noto, è riconosciuto ai lavoratori dipendenti del settore pubblico tra cui quelli della scuola. Docenti e Ata, dunque, usufruiscono del bonus 200 euro. Il bonus non sarà soggetto a tassazione perché non concorre alla formazione del reddito ai fini Irpef né per i lavoratori dipendenti e pensionati, né per le partite Iva, né per tutti gli altri soggetti beneficiari.

In base al calendario delle operazioni rese note da NoiPA, l’erogazione dell’indennità una tantum di 200 euro per gli aventi diritto sarebbe prevista per il mese di luglio.

Sgravio contributivo dello 0,8%

Potranno ricevere l’indennità i lavoratori dipendenti, del pubblico e del privato, titolari di uno o più rapporti di lavoro, aventi il diritto all’esonero contributivo dello 0,8% per la retribuzione mensile nel periodo dal 1° gennaio 2022 fino al giorno precedente la pubblicazione della circolare.

E qui arriva il primo inghippo: per molti questo elemento è sconosciuto, ma è condizione necessaria per aver diritto al bonus 200 euro. Vediamo meglio di cosa si tratta.

L’esonero contributivo dello 0,8% è previsto dal comma 121 della legge 234/2021 (la Legge di Bilancio).

Ecco cosa prevede la norma: “In via eccezionale, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, per i rapporti di lavoro dipendente, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico, è riconosciuto un esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore di 0,8 punti percentuali a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 2.692 Euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima. Tenuto conto dell’eccezionalità della misura di cui al primo periodo, resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche”.

Solo il 2022, per i rapporti di lavoro dipendente, dunque, è previsto un esonero previdenziale di 0,8 punti percentuali a condizione di avere una retribuzione annua di 35mila euro lordi.

Secondo le ultime informazioni raccolte, lo sgravio contributivo arriva in automatico (dunque non c’è bisogno di nessuna richiesta) ed è valido solo per l’anno in corso (il 2022). Vale per i dipendenti privati e anche per quelli del settore pubblico.

Attenzione, però. Come segnala NoiPa in un articolo sul proprio sito ufficiale, da marzo, a seguito dell’applicazione della circolare INPS n.43 del 22 marzo, sono state avviate le attività per l’aggiornamento delle procedure del sistema NoiPA, per prevedere lo sgravio contributivo dello 0,8%. Dunque da aprile (con i relativi arretrati da gennaio in poi) anche  i dipendenti pubblici si possono trovare in busta paga questo sgravio contributivo (si può trovare alla voce Esonero IVS Legge 234/2021).

È obbligatorio aver usufruito in busta paga dello sgravio contributivo? Su questo rimane, purtroppo, il dubbio. Con un’interpretazione letterale della norma, il diritto all’erogazione del bonus 200 euro è legato solamente all’acquisizione del diritto e non all’effettivo riscontro in busta paga.

Spieghiamo meglio: il testo della legge indica che per il diritto al bonus i lavoratori debbano aver beneficiato dell’esonero contributivo per almeno una mensilità del primo quadrimestre. Le istruzioni dell’Inps, però, recepite da NoiPa a fine marzo, sono arrivate in ritardo e non è detto che il personale scolastico abbia avuto possibilità di usufruire dello sconto in busta paga.

Per i consulenti del lavoro si ritiene che per il diritto all’indennità sia sufficiente l’acquisizione del diritto e quindi che il lavoratore abbia i requisiti previsti dal citato articolo 1, comma 121, legge n. 234/2021 per almeno una mensilità […] a prescindere dunque che l’esposizione dell’esonero contributivo sia effettivamente avvenuta ab origine in una delle denunce contributive mensili del periodo interessato”.

Quindi, in teoria, basterebbe solo l’acquisizione del diritto. Se, invece, fosse necessario aver beneficiato della riduzione contributiva dello 0,8% prevista dalla Legge di Bilancio, molti resterebbero fuori, pur avendo un reddito lordo annuo inferiore a 35.000 euro.

Altra questione, ormai marginale, riguarda il riconoscimento in automatico del bonus 200 euro. L’Inps ha chiarito che l’autodichiarazione, per i dipendenti pubblici, non è necessaria. Dunque niente modulo da inviare per il personale dello Stato i cui servizi di pagamento delle retribuzioni del personale siano gestiti dal sistema informatico del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Si tratta di ministeri e Presidenza del Consiglio dei ministri; scuole e istituti di ricerca; polizia, penitenziari, guardia di finanza e Banca d’Italia; quasi tutte le agenzie fiscali, forze armate e le capitanerie di porto.

Quando ci sarà l’erogazione per il personale della scuola?

Da ieri, inoltre, sono arrivate diverse segnalazioni da parte dei nostri lettori sulla mancata visualizzazione nell’importo totale visibile sulla propria area personale NoiPa del bonus 200 euro.

Ricordiamo che, la data di accredito dello stipendio per il personale scolastico a tempo indeterminato, è prevista per venerdì 22 luglio. A ridosso del pagamento anche il cedolino sarà visibile nell’area personale di NoiPA.

Diversi lettori, non vedendo l’importo maggiorato, si sono chiesti se effettivamente il personale scolastico a tempo indeterminato rientri nella misura e se soprattutto sarà erogata a luglio o ad agosto.

Per la prima domanda, in base a quanto raccolto, risulta difficile pensare ad un’esclusione di docenti e Ata anche se lo sgravio contributivo dello 0,8%, condizione necessaria per l’acquisizione del bonus, non compare in busta paga.

Sulla seconda domanda, l’Inps, nella circolare del 24 giugno, non fa differenza tra pubblico e privato e lascia aperta, a meno di interpretazioni diverse, la possibilità che ciò possa avvenire anche ad agosto (ipotesi, allo stato attuale, remota, ma non si può escludere).

Si legge, infatti: “la predetta indennità deve essere erogata, sussistendo il rapporto di lavoro (a tempo determinato o indeterminato) nel mese di luglio e gli altri requisiti posti dal menzionato articolo 31, con la retribuzione di competenza del mese di luglio 2022 (anche se erogata ad agosto), con denuncia Uniemens entro il 31 agosto”.

La circolare dell’Inps non chiarisce se si tratta di lavoratori dipendenti del settore pubblico o solo del privato, ma scrive genericamente di “lavoratori dipendenti” .

Cosa occorre fare dunque? Serve pazientare ancora qualche giorno e aspettare l’effettiva visualizzazione del cedolino. Diversi lettori ci segnalano che l’importo di luglio non è comprensivo del bonus 200 euro, altri, invece, ci dicono che lo stipendio del mese è comprensivo della misura.

Ci sarà un’emissione speciale? (a metà luglio?) saranno previsti due cedolini? Verrà pagato ad agosto? Purtroppo malgrado tutti gli sforzi, non è semplice riuscire a fare chiarezza.

Sarebbe auspicabile una nota ufficiale da parte di NoiPa per tranquillizzare non solo il personale scolastico, ma anche i dipendenti pubblici in attesa della misura.

Ai nostri lettori chiediamo di segnalarci tramite i nostri social eventuali disservizi nel sistema.

Il bonus 200 euro non è previsto per i precari al 30 giugno in quanto la retribuzione nella quale riconoscere il bonus è quella di luglio.

Stipendio luglio 2022, importo visibile su NoiPA. Non ci sono i 200 euro del bonus

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