Stipendi docenti, gli insegnanti della scuola primaria i più penalizzati

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La media degli stipendi degli insegnanti italiani è fra le più basse in Europa. Ma ad essere veramente penalizzati sono le maestre e i maestri della scuola primaria.

I dati OCSE, ricorda Italia Oggi, evidenziano come dopo 10 anni tutti gli ordini e gradi di scuola accumulano circa 7800 di divario. Ma è dopo i 15 anni di servizio che gli insegnanti della scuola primaria ci rimettono, il doppio per l’esattezza. E a fine carriera le cose non migliorano, chiudendo infatti con un gap di oltre 11 mila euro rispetto alla media UE.

Numeri che si incontrano con lo stato fotografato da Eurydice, che evidenzia come in Italia, oltre alla progressione lenta, l’aumento dello stipendio è relativamente modesto rispetto ad altri paesi e gli insegnanti devono lavorare per 35 anni per raggiungere il massimo dello stipendio, che è circa il 50% in più dello stipendio iniziale.

Questo, si legge sul rapporto, evidenzia che la progressione retributiva non è solo una questione di quanto si guadagna, ma anche di quanto tempo ci vuole per progredire, e i politici potrebbero lavorare sulla struttura retributiva nel suo complesso tenendo conto di entrambe le dimensioni.

Stipendi docenti, il massimo si raggiunge a fine carriera: dopo 35 anni di servizio il 50% in più rispetto ai primi anni di servizio

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