Bonus 200 euro anche ai precari ma non a tutti: rimangono fuori quelli con contratto scaduto il 30 giugno. Anief: ricorso inevitabile, finirà come i 500 euro concessi anche ai supplenti

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Le decisioni sui precari della scuola continuano a sorprendere e a creare polemiche: siamo arrivati al punto che il bonus di 200 euro introdotto dal Decreto Aiuti 50/2022 a tutti i dipendenti che usufruiscono di un importo annuo sotto una certa soglia “è stato riconosciuto a tutti i lavoratori, anche ai precari e supplenti brevi della scuola che hanno avuto interrotto il contratto, pure al termine delle lezioni, ma continua a non essere riconosciuto ai supplenti al 30 giugno”.

A denunciarlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.

Il sindacalista autonomo, in un’intervista all’agenzia Teleborsa, ha evidenziato che l’estromissione dal contributo una tantum riguarda circa 200mila lavoratori tra amministrativi e docenti.

Questi ultimi non hanno ricevuto nemmeno il bonus di 500 euro per l’aggiornamento annuale come precari. “Eppure – ricorda Pacifico – alcune settimane fa in Corte di Giustizia europea abbiamo vinto proprio una causa su questo diritto. Tanto che da quel momento basta ricorrere in tribunale per farsi riconoscere i 500 euro” anche per i cinque anni passati.

Nel frattempo, il ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato che l’indennità ai dipendenti arriverà nel mese di luglio con cedolino separato. Ma non ha fatto sapere nulla per i supplenti annuali della scuola con contratto sino alla fine del mese scorso. “A niente – ricorda il presidente Anief – sono valsi gli appelli parlamentari e gli emendamenti, riscritti dal governo. Quindi non rimane altra strada che il ricorso, anche qui per tutelare i lavoratori a 30 giugno della scuola italiana”.

 

Tutti i lavoratori interessati a ricevere informazioni dettagliate sull’argomento e sulla Naspi possono chiedere una consulenza a Cedan.

Mentre per recuperare il compenso delle ferie non godute e delle mensilità estive, si può fare richiesta di consulenza direttamente ai sindacalisti Anief.

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